Bagnoli: "Continuare ad esitare porterà al fermo dei servizi di trasporto e alla chiusura di migliaia di imprese"
di Marco Innocenti
L'allarme del presidente della Federazione Autotrasportatori italiani
Pur trovandosi ad affrontare l'emergenza coronavirus da una posizione di 'prima linea', vitale per la catena logistica del sistema paese, i contraccolpi economici che l'autotrasporto nazionale sta soffrendo rischiano di mettere in ginocchio il settore, palesando nel contempo tutte le criticità e fragilità intrinseche al proprio tessuto: "Sono questi i momenti nei quali le associazioni dell’autotrasporto devono porsi con la massima chiarezza di obiettivi e, soprattutto, unitarietà nei confronti degli Organi di Governo e le Istituzioni - commenta il presidente della Federazione Autotrasportatori italiani, Massimo Bagnoli - per permettere che le Imprese impegnate in uno scenario così difficile, riescano comunque a svolgere il loro lavoro allontanando lo spettro della chiusura. La FIAP, in queste ultime settimane, di sua iniziativa, ha tentato di sollecitare una linea di azione comune, proponendo e condividendo le proprie valutazioni e idee in tavoli di ampia partecipazione, nella ricerca delle migliori condizioni per le Aziende, senza ottenere il risultato sperato".
"Purtroppo - prosegue Bagnoli - percorsi sostanzialmente 'autonomi' e 'di bandiera' hanno prevalso, ed anche le indicazioni espresse da un organo che dovrebbe rappresentare l’unità negli intenti, l'Unatras, hanno deluso le reali aspettative degli Imprenditori del nostro settore, che hanno bisogno, oggi più che mai, di risposte diverse, come per esempio la certezza sui pagamenti e la pronta liquidità per far fronte all’attuale crisi in atto. Non abbiamo condiviso il modo, sottolineando apertamente la necessità di porre l’attenzione del Governo su contenuti più consoni e con un’ampia condivisione di rappresentanza della categoria arrivando anche a negare il consenso alla sottoscrizione del documento, anche se all’apparenza non è evidente. Una situazione che, purtroppo, negli ultimi mesi si è verificata in molte occasioni".
"Con la piena approvazione del Consiglio Nazionale della Federazione - aggiunge Bagnoli - e a seguito della sollecitazione di molte imprese associate e non alla Fiap si è deciso di procedere autonomamente a sollecitare gli Organi del Governo verso soluzioni comprensibili e percorribili senza personalizzazione e protagonismi personali. Molte imprese hanno già esternato l’ipotesi di un fermo, qualora in modo evidente venisse meno la tutela ed il riconoscimento economico del loro lavoro. Tutela dei crediti per servizi svolti, come l’indeducibilità delle fatture emesse dalle imprese che si attivino nel caso di mancato pagamento. La sospensione del pagamento dei pedaggi autostradali per il trasporto delle merci. Lo smobilizzo e la pronta erogazione di tutte le risorse gestite dal MIT attualmente previste da contributi ed incentivi pubblici. L’accelerazione delle procedure connesse alla gestione del recupero delle accise sui carburanti. L’ampliamento della moratoria del pagamento di canoni di leasing, finanziamenti e mutui a tutto il settore dell’Autotrasporto e l’attivazione un Fondo specifico per l’Autotrasporto per dare liquidità immediata. La possibilità per le imprese del settore di liquidare negli stipendi dei propri addetti un “premio” esentato da qualsiasi tributo. Queste sono le richieste che arrivano direttamente dalle imprese di trasporto che come FIAP non mancheremo di testimoniare ogni giorno al Governo per far comprendere chiaramente che esitare ulteriormente su questi punti porterà in maniera irrevocabile alla chiusura di migliaia di imprese".
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