Autostrada dei Fiori: gli studenti del Politecnico di Torino in visita ai cantieri di ammodernamento sulla A6 Torino-Savona
di Lorenzo Aluigi
La visita didattica ha coinvolto circa quaranta studenti italiani e stranieri del corso di laurea Magistrale in Ingegneria Civile del Politecnico torinese
Un’intensa due giorni di studio e confronto per avvicinare i giovani laureandi al mondo del lavoro delle concessionarie autostradali e visitare da vicino alcuni dei cantieri di ammodernamento più significativi lungo la A6 Torino–Savona.
È l’iniziativa di formazione accademica conclusasi ieri frutto della collaborazione tra Autostrada dei Fiori, società del Gruppo ASTM che gestisce in concessione la A6 Torino–Savona e la A10 Savona–Ventimiglia (confine francese) e il Politecnico di Torino, tra le migliori università europee.
La visita didattica – che rappresenta un momento importante di formazione “sul campo” a conclusione del percorso teorico - ha coinvolto circa quaranta studenti italiani e stranieri del corso di laurea Magistrale in Ingegneria Civile del Politecnico torinese, accompagnati per l’occasione dal professor Orazio Baglieri, coordinatore del Collegio di Ingegneria Civile e dal professor Paolo Castaldo, promotore dell’iniziativa. I futuri ingegneri hanno molto apprezzato la possibilità di conoscere da vicino le procedure utilizzate dalla concessionaria per verificare lo stato di sicurezza delle infrastrutture e per programmarne gli interventi di ammodernamento, dalla fase progettuale fino al collaudo statico finale.
Dopo una prima formazione teorica da parte dei tecnici impegnati nella progettazione ed esecuzione degli interventi, i ragazzi hanno avuto la possibilità di accedere direttamente ai cantieri per assistere alle varie lavorazioni riguardanti opere ingegneristicamente complesse.
Nel dettaglio, la delegazione universitaria ha potuto prendere visione delle diverse tecnologie utilizzate per le attività di miglioramento sismico del viadotto Teccio, opera di 9 campate e sviluppo 178 m, e le attività di varo degli impalcati del viadotto Ferrovia di Altare, opera di 8 campate e sviluppo 197 m, viadotti entrambi ubicati tra gli svincoli di Altare e Savona in direzione Savona.
La visita è poi proseguita presso il cantiere del viadotto Bormida di Pallare sud, opera di 18 campate e sviluppo 586 m, dove sono in corso lavori tra i più complessi sinora mai eseguiti che prevedono la totale demolizione e ricostruzione per fasi dell’opera nella medesima posizione attuale, senza interrompere il flusso del traffico sul viadotto stesso, dimezzando il numero delle pile, tutto ciò grazie a particolari soluzioni tecnico-ingegneristiche appositamente studiate.
I giovani laureandi del Politecnico di Torino hanno potuto inoltre conoscere il ruolo delle numerose figure professionali impegnate nella realizzazione di un’opera pubblica: Committente, Responsabili del Procedimento, Responsabili dei Lavori, Progettisti, Direttori dei Lavori, Coordinatori per la sicurezza, Direttori Tecnici delle imprese, Direttori di Cantiere, Responsabili Laboratori prove, esperti nel settore del monitoraggio strumentato delle opere d’arte, ecc.
Durante il sopralluogo nei cantieri sono state inoltre illustrate anche le scelte progettuali che stanno permettendo la realizzazione dei lavori in presenza di traffico, garantendo sempre i massimi livelli di sicurezza per le maestranze e per i propri utenti.
«La collaborazione con il Politecnico di Torino si inserisce nei numerosi progetti che Autostrada dei Fiori, parte del Gruppo ASTM, sta portando avanti per stimolare l’interesse dei più giovani verso un settore, quello delle infrastrutture e delle concessioni autostradali, che necessita di figure professionali altamente qualificate capaci di seguire sia l’evoluzione dello scenario normativo, sia l’introduzione delle nuove tecnologie utilizzate nelle varie fasi di lavoro» ha commentato Federico Lenti – Amministratore Delegato di Autostrada dei Fiori.
«ASTM è alla costante ricerca di nuovi talenti, di ingegneri che possano crescere all’interno del Gruppo e diventare protagonisti dei processi di ammodernamento e di digitalizzazione del sistema infrastrutturale del paese» ha concluso Lenti.
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