Articolo 18 Comma 7: Livorno decide, Genova temporeggia

di Redazione

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Palazzo Rosciano dichiara inammissibile la richiesta Sintermar sull'area LTM

Articolo 18 Comma 7: Livorno decide, Genova temporeggia

Genova e Livorno, due porti divisi da poche centinaia di chilometri di costa ma, in termini portuali, divisi da molto di più. Da una parte infatti l’Autorità toscana decide in men che non si dica di applicare senza mezzi termini il disposto dell’articolo 18 comma 7, lo stesso che dal lato ligure del mar Tirreno si sta cercando di dipanare da mesi, in un gioco di equilibrismo fra richieste di pareri e tentennamenti vari. L’ultimo, in ordine di tempo, è stato reso noto proprio pochi giorni fa, quando il presidente Paolo Emilio Signorini ha annunciato di aver informato al Comitato di Gestione l’intenzione di sottoporre la questione Psa-Sech al vaglio dell’Avvocatura dello Stato.

Tutto il contrario di quanto fatto dall’Autorità di Sistema Portuale livornese che, di fronte alla richiesta avanzata da Sintermar di avere in concessione l’area occupata oggi da LTM – Livorno Terminal Marittimo, scaduta alla fine dell’anno, non ha nemmeno ritenuto necessario pubblicarne la richiesta: inammissibile per il suo contrasto con l’articolo 18 comma 7 della legge 84 del 1994. Punto e basta. Senza discussioni e con buona pace di tutti coloro che, in Liguria ma non solo, ne sbandierano la presunta obsolescenza.
Certo, adesso c’è da attendersi la probabile contromossa da parte di Sintermar, che cercherà di far leva non soltanto su un’interpretazione più elastica del comma 7 che in molti casi è già stata applicata, ma anche e soprattutto sul fatto che la stessa Sintermar ad oggi non ha in concessione alcuna area ma soltanto una banchina.

Poche centinaia di chilometri fra Genova e Livorno, si diceva, ma due modi di procedere completamente differenti sull’interpretazione da dare di un disposto di legge che, di per sé, appare chiaro e netto. Nei giorni scorsi, parlando ai microfoni di Telenord, lo stesso amministratore delegato di Psa Gilberto Danesi si diceva convinto che una risposta da parte dell’AdSP potesse arrivare già entro questa settimana. Chissà che a dare l’impulso decisivo non possa essere proprio il decisionismo messo in campo dal Comitato di Gestione di Palazzo Rosciano.