Arte italiana in Cina fra tradizione e modernità: l’autunno di Carlo Alberto Cozzani incanta Zhuhai
di Stefano Rissetto
Paesaggi sospesi tra natura e costruzione umana: mari, città, mercati e ponti diventano simboli di una continua trasformazione
Resterà aperta fino al 30 novembre al Zhuhai Gu Yuan Art Museum (Cina) la mostra personale di Carlo Alberto Cozzani, dal titolo Autumn Impressions – Homage To Zhuhai. L’esposizione, che raccoglie oltre sessanta opere, nasce dal periodo di residenza dell’artista presso il museo, dove Cozzani ha sviluppato un percorso di ricerca capace di fondere la memoria della tradizione con lo sguardo innovativo della contemporaneità.
Come spiega il curatore Paolo Asti, il progetto rappresenta un dialogo continuo tra passato e presente: la sperimentazione digitale di Cozzani si intreccia con il linguaggio pittorico classico, dando vita a un’estetica riconoscibile e profondamente personale. Le immagini, rielaborate con strumenti tecnologici e poi stampate su carta, restituiscono la forza del colore e del segno pittorico, fondendo la sensibilità artistica italiana con suggestioni orientali.
La mostra, molto apprezzata dal pubblico locale e da operatori culturali provenienti da Shenzhen, Canton e Hong Kong, racconta paesaggi sospesi tra natura e costruzione umana: mari, città, mercati e ponti diventano simboli di una continua trasformazione. In questo equilibrio fra figurazione e astrazione, Cozzani esplora il senso del tempo e del cambiamento.
L’intera produzione, realizzata tra ottobre e dicembre 2024 durante la residenza, può essere letta come una raccolta di “impressioni d’autunno”: un omaggio poetico alla città di Zhuhai e al suo golfo, dove la cultura cinese diventa specchio e stimolo per la riflessione sull’identità e sull’universalità dell’esperienza umana.
Asti sottolinea come l’opera dell’artista rappresenti «un ponte fra passato e futuro», ricordando le parole di Vasilij Kandinskij: «L’arte oltrepassa i limiti nei quali il tempo vorrebbe comprimerla e indica il contenuto del futuro». Non a caso, alcune opere sono affiancate da antiche liriche cinesi, che rimandano a un patrimonio di spiritualità e poesia millenaria, simbolo del legame fra le due culture.
Tra i lavori esposti, non mancano scene dedicate agli abitanti di Zhuhai: uomini, donne, giovani e anziani colti nei gesti quotidiani, nella festa e nel lavoro. Cozzani li trasforma in testimoni di un’umanità condivisa, in cui arte e vita si fondono in un unico respiro. Come afferma l’artista stesso, «l’espressione artistica è il tramite tra la nostra vita e quella degli altri: rivela, rappresenta e unisce ciò che siamo e ciò che sentiamo».
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