Armi in porto, Fit Cisl e Uiltrasporti non bloccano le operazioni ma tuteleranno eventuali scioperanti

di M.C.

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Fit Cisl e Uiltrasporti denunciano carenze informative e chiedono tutele per chi rifiuterà di partecipare alle operazioni per motivi di coscienza

Armi in porto, Fit Cisl e Uiltrasporti non bloccano le operazioni ma tuteleranno eventuali scioperanti

 

Fit Cisl e Uiltrasporti non attueranno il blocco del carico di materiale bellico al terminal Gmt di Genova ma difenderanno quei lavoratori che, per ragioni di coscienza, decideranno di non parteciperare alle operazioni di imbarco: lo annunciano le due sigle in una nota diffusa in serata. 

Incontro in Prefettura – I rappresentanti sindacali hanno partecipato oggi a un incontro sul tema e hanno lamentato scarsa trasparenza e poca informazione su queste operazioni: le autorità hanno sostenuto, documenti alla mano, che tutta l'operazione rispetta le normative in vigore nel nostro Paese. 

Preoccupazioni etiche – Durante l’incontro, i rappresentanti sindacali hanno manifestato “forte preoccupazione” circa la natura e la destinazione potenziale del carico, ipotizzando che possa essere diretto verso aree colpite da conflitti armati o emergenze umanitarie.

Richieste al Governo – Le sigle hanno accolto positivamente la disponibilità delle istituzioni a sottoporre alcune delle loro osservazioni all’attenzione del Governo, ma hanno comunque evidenziato come la gestione dell’intera procedura sia stata caratterizzata da un deficit di comunicazione e confronto con le rappresentanze dei lavoratori.

Tutela individuale – Fit Cisl e Uiltrasporti hanno quindi dichiarato che, pur non attuando blocchi alle operazioni, garantiranno assistenza e tutela sindacale a quei lavoratori che, per ragioni di coscienza, dovessero decidere di non partecipare all’imbarco del materiale.

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