Anticipò possibile esito dell'appello di Autostrade, rimosso il presidente del Tar

Il presidente del Tar della Liguria Giuseppe Daniele è stato trasferito a tempo di record per le dichiarazioni rilasciate a marzo a Telenord in cui aveva anticipato il possibile esito del ricorso di Autostrade per l'Italia sulla nomina del commissario per la ricostruzione e l'esclusione dell'azienda dai lavori di ricostruzione del nuovo ponte sul Polcevera. Daniele nel marzo di quest'anno in occasione dell'anno giudiziario della giustizia amministrativa aveva detto davanti alla telecamera della nostra emittente che "La Società Autostrade potrebbe chiedere un risarcimento dei danni e risultare vittoriosa",aggiungendo poi, per rassicurare i cittadini, “che anche se il ricorso fosse stato accolto i lavori di ricostruzione non sarebbero stati interrotti”. Un mese dopo, il 12 aprile, Daniele fu rimosso dal suo incarico e destinato ad un altro compito dalla consiglio di presidenza della giustizia amministrativa. Le sue parole innescarono molte polemiche tanto che il presidente del consiglio di Stato Filippo Patroni Graffi gli scrisse una lettera per avere chiarimenti e la sua risposta fu trasmessa al consiglio di disciplina. Daniele era il presidente del Tar ligure dal 2015 quando aveva preso il posto di Santo Balba. Al suo posto al Tar ligure è arrivato Giuseppe Caruso, che fra l'altro è stato componente della commissione Ambiente che ha espresso un pare sul nuovo ponte sul Polcevera. Ruolo che potrebbe innescare altri ricorsi puntando sull'incompatibilità fra il suo vecchio e nuovo incarico. Caruso infatti si è espresso sul parere chiesto dal commissario straordinario per la ricostruzione Bucci al ministero dell'Ambiente sul progetto del nuovo Ponte delle ditte Italferr, Salini Impregilo e Fincantieri. Caruso era allora coordinatore di una delle tre sotto commissioni alle dipendenze del presidente Guido Monteforte Specchi, organismi che avevano il compito di valutare l'impatto ambientale di tutte le grandi opere ma poi cancellati dal ministro all'Ambiente Sergio Costa che le ha sostituite con esperti scelti con un bando pubblico.

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