Ancora aggressioni in corsia al Galliera: medico ed infermiere picchiati nel reparto infettivi
di Redazione
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Da agosto escalation di violenze: appena ieri al pronto soccorso aggrediti un sanitario e un milite
Ormai è un bollettino di guerra: dopo le aggressioni di ieri al pronto soccorso dove un paziente psichiatrico aveva ferito un medico e un milite di una pubblica assistenza, oggi all'ospedale Galliera sono dovuti intervenire i carabinieri perché un paziente del reparto Infettivi operato alla testa ha assalito e ferito uno psichiatra e un infermiere. Niente di grave, i due operatori hanno riportato ferite di poco conto, ma la conferma di un'escalation di aggressioni che nell'ospedale di Carignano da agosto sembra senza fine.
E dire che per rendere più sicuro il pronto soccorso, fisiologicamente il reparto più esposto alle aggressioni, la direzione dell'ospedale a ferragosto ha allungato l'orario di servizio del vigilantes che prima smontava prima di mezzanotte e adesso invece prosegue sino alle 7 del mattino. Inoltre è stato riattivato il posto fisso di polizia in cui si alternano poliziotti e agenti di polizia. Un presidio però, lamentano alcuni utenti, poco visibile perché l'ufficio dall'esterno appare chiuso e l'addetto di turno quasi sempre non fa neppure capolino nell'atrio, limitandosi a ricevere ed archiviare i referti medici.
Detto che le aggressioni nei confronti di medici ed infermieri, anche se meno frequenti, negli ospedali ci sono sempre state, perché l'utenza di un ospedale è piena di persone con problemi, il sogno degli operatori sanitari pare essere un pulsante antifurto, come quelli installati nelle gioiellerie e nelle banche, per collegare direttamente i reparti con il posto fisso di polizia o gli uffici di questura e di carabinieri. Ma per ora questo rimane un sogno e infermieri e medici continuano ad lavorare senza protezioni adeguate.
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