Allo Spezia non basta un primo tempo perfetto: per la Roma un pari che vale l'Europa
di Marco Innocenti
Prestazione maiuscola delle Aquile che, specie nel primo tempo, dominano i giallorossi: al Picco però finisce 2-2
E pensare che quelli con la testa ormai in vacanza dovevano essere i ragazzi di Vincenzo Italiano. Al Picco, nell'ultimo atto di questa prima storica stagione in Serie A, lo Spezia mostra a tutti, ancora una volta, le qualità che gli hanno permesso di conquistarsi questa meravigliosa salvezza, riuscendo a dominare la Roma in lungo e in largo per tutto il primo tempo.
I giallorossi appaiono spaesati, in chiara difficoltà di fronte ad un avversario deciso a chiudere nel migliore dei modi il proprio campionato. E così, il goal del vantaggio firmato da Verde è solo la naturale conseguenza di una superiorità a tratti addirittura imbarazzante da parte dello Spezia. La squadra di Fonseca non riesce a reagire e commette errori in sequenza, fino al raddoppio firmato da Pobega poco prima dell'intervallo, a sancire un predominio chiaro come la luce dei fuochi d'artificio che i tifosi di casa ogni tanto sparano all'esterno del Picco, per festeggiare la permanenza in serie A.
Nella ripresa, la Roma scende in campo con un altro piglio. Gli errori restano con lo Spezia che però non riesce ad approfittarne. In avvio di tempo, El Shaarawy capitalizza al meglio una sorta di rigore in movimento battendo Rafael per il goal che rimette in scia i capitolini. Intanto, da Reggio Emilia, non arrivano buone notizie: il Sassuolo sta vincendo e, con questi risultati, scavalcherebbe la Roma nella corsa alla qualificazione in Conference League.
Le occasioni fioccano, dall'una come dall'altra parte, ma la più clamorosa capita sui piedi di Cristante, messo tutto solo davanti a Rafael da un assist illuminante del neo entrato Pastore. Il portiere brasiliano però è straordinario e blinda la propria porta. La beffa per lo Spezia arriva però nei minuti finali: cross in mezzo per Dzeko che si appoggia palesemente sulle spalle di Capradossi, colpo di testa a servre Mkhitaryan che, da due passi, gira in rete il pallone. A nulla valgono le proteste dello Spezia. Arbitro e Var convalidano e, per la Roma, arriva il timbro sul passaporto per l'Europa.
Poteva essere la degna conclusione di un campionato da incorniciare, per lo Spezia, ma al di là del risultato quella contro la Roma è una gara che lascia negli occhi di tutti la consapevolezza che questa squadra abbia davvero fatto qualcosa di grande, stasera come in tutto il resto della stagione.
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