Alisa, Viale (Lega): "Il problema non è chiuderla o meno ma gestirla bene"

di Redazione

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"Tornare indietro all’epoca del mio insediamento, nel 2015, quando le ASL erano cinque repubbliche, non mi pare una grande innovazione"

Alisa, Viale (Lega): "Il problema non è chiuderla o meno ma gestirla bene"

"Oggi in Liguria il problema della sanità non è avere o meno Alisa, ma saper organizzare al meglio e risolvere i problemi dei cittadini e di chi lavora in sanità. Dobbiamo ricordare che con Alisa, nel 2020, abbiamo azzerato il debito ereditato dalla sinistra e solo successivamente a causa del proliferare di cabine di regia ed anche a causa dell’impatto del Covid, siamo ritornati ad avere un disavanzo. Questo dimostra che le Asl sono preziose, ma devono essere coordinate. L’azienda zero è presente in tantissime regioni, Veneto e Piemonte ad esempio, tra l’altro è stata anche recentemente confermata in Sardegna, governata dal centrosinistra. Tornare indietro all’epoca del mio insediamento, nel 2015, quando le ASL erano cinque repubbliche, nonostante l’assessorato fosse forte, non mi pare una grande innovazione a meno che non si vogliano accorpare le ASL, ma questo facciamolo dire al centrosinistra. Oggi dobbiamo programmare la sanità tenendo presenti le criticità quali la riduzione delle liste di attesa,   per le quali lo stesso Governo si è impegnato recentemente e la sanità del territorio che deve essere rafforzata grazie al PNNR e al modello di integrazione ospedale territorio. Più che di Alisa vorrei che in questa campagna elettorale si dicesse di tornare a un assessore unico per le deleghe relative alla sanità e al sociale. Marco Bucci, che è sindaco, sa quanto sia importante che queste due competenze abbiano una visione e un’ azione comune e non disgiunta, come è stato nel secondo mandato della Giunta di centrodestra ". Così in una nota Sonia Viale, consigliere regionale della Lega.