Addio a Toto Cutugno, "Italiano vero" partito dalla Spezia per conquistare il mondo

di Stefano Rissetto

3 min, 13 sec

Figlio di un sottufficiale di Marina orchestrale dilettante, nella sua lunga carriera ha venduto oltre cento milioni di dischi

Addio a Toto Cutugno, "Italiano vero" partito dalla Spezia per conquistare il mondo

È morto Toto Cutugno. A 80 anni appena compiuti a luglio, il cantautore si è spento oggi intorno alle 16 all'ospedale San Raffaele di Milano dove era ricoverato. A dare la notizia è il suo manager Danilo Mancuso che spiega che, ''dopo una lunga malattia, il cantante si era aggravato negli ultimi mesi''.

Nato il 7 luglio 1943 alla Spezia e cresciuto nella città ligure, dove il padre originario della Sicilia era sottufficiale di Marina e suonava per diletto in una filarmonica, Toto Cutugno è il simbolo della melodia italiana anche all'estero, soprattutto grazie a 'L'Italiano", una canzone che aveva scritto per Adriano Celentano ma che il "Molleggiato" gli aveva lasciato, non ritenendola alla sua altezza. Quella decisione fece la fortuna di Cutugno, che con quel brano si impose a Sanremo nel 1983 (nella foto, il cantante nella serata finale, in graduatoria arrivò solo quinto) e fece decollare una carriera riassunta in oltre cento milioni di dischi venduti. Per curiosità, la classifica di quell'edizione: vinse Tiziana Rivale, sul podio Donatella Milani e Dori Ghezzi, quarto posto per le "Vacanze romane" dei Matia Bazar. E poi Cutugno, vincitore morale nella storia.

''Lasciatemi cantare con la chitarra in mano, lasciatemi cantare, sono un italiano'' è il suo refrain più noto. Vera icona pop, vanta quindici partecipazioni al festival di Sanremo (e una storica performance nel 1990 in coppia con Ray Charles). Toto ha scritto hit popolarissime: oltre al pezzo manifesto L'Italiano, Gli amori, Figli, Le mamme, Anche Il tempo se ne va, La mia musica, Solo noi, per citarne solo alcune. Come conduttore televisivo ha guidato Piacere Rai1 e, nel 1987, una fortunata edizione di 'Domenica In'. Nel 2019 è stato giudice di 'Ora o mai più' su Rai1.

Toto ha scritto canzoni per Domenico Modugno, Adriano Celentano, Gigliola Cinquetti, Ornella Vanoni, ma anche per Mireille Mathieu, Dalida, Johnny Hallyday, Michel Sardou, Claude Francois, Herve' Vilard.

Il debutto al festival di Sanremo risale al 1976: sul palco dell'Ariston sale con il suo gruppo, gli Albatros, con 'Volo AZ 504'. Arriva terzo. Poco dopo arriva 'Nel cuore nei sensi', con cui partecipa al Festivalbar e che balza ai vertici delle classifiche nella versione francese. L'anno dopo gli Albatros tornano a Sanremo con un'altra canzone di Toto, Gran Premio. Una svolta importante poi nel '78 con 'Donna donna mia'. Firma anche la prima canzone per il grande Adriano Celentano, "Soli", che per mesi resterà al primo posto in classifica. Per l'album di debutto, 'Voglio l'anima', bisognera' attendere il 1979. I brani saranno successivamente incisi da vari artisti, italiani e stranieri. Ma sono tanti i successi del Toto nazionale: 'Solo noi' viene lanciato a Sanremo nel 1980, anno in cui Cutugno firma tutte le canzoni del disco 'Il tempo se ne va' per Celentano. Dopo la pubblicazione di 'La mia musica', del 1981, nel 1983 si impone a Sanremo con il suo brano-simbolo, L'Italiano. La canzone vende milioni di dischi e lo rende famoso nel mondo. All'Ariston tornerà tante altre volte, come interprete, autore e superospite: nel 2010, dopo un periodo difficile per motivi di salute, arriva a Sanremo con Belen Rodriguez, con la quale canta Aeroplani. Poi, invitato da Fabio Fazio, esegue L'Italiano con il coro dell'Armata rossa. Nel 1990 ha vinto l'Eurovision Song Contest con il brano 'Insieme: 1992'.

Tra un festival e l'altro, Toto gira il mondo. Famosissimo in Russia come pure in Ucraina è tra quei cantanti che, a causa della pandemia da Covid-19 prima e dello scoppio della guerra poi, è stato costretto ad un lungo stop dell'attività live. Quindi, la malattia e la fine, nel riserbo che lo aveva sempre contraddistinto.

A nome della Regione Liguria, manifesta cordoglio il presidente Giovanni Toti: "Un italiano vero. Il nostro Paese oggi perde uno dei suoi cantautori più straordinari: addio a Toto Cutugno, un pezzo di storia della nostra musica che con "L'Italiano" ha fatto il giro del mondo. Non lo dimenticheremo".