A Varazze il miglior gelato al mondo: è quello di Marco Venturino

di Edoardo Cozza

1 min, 31 sec

Il gelataio scelto tra 5mila concorrenti dei cinque continenti. A convincere i giudici i gusti "Liguretto" e "Bocca di Rosa"

A Varazze il miglior gelato al mondo: è quello di Marco Venturino

Il miglior gelatiere al mondo è ligure. Si chiama Marco Venturino della gelateria “I Giardini di Marzo” di Varazze. A decretarlo è Gelato Festival World Ranking, la più autorevole classifica mondiale che racchiude i risultati di 11 anni di competizioni e a cui hanno partecipato circa 5 mila gelatieri dei cinque continenti, giudicati da centinaia di esperti.

“Sono entusiasta di questo straordinario risultato che condivido con mia moglie, mia figlia e i miei dipendenti, che sono la mia forza. La marcia in più che ci ha permesso di arrivare al primo posto del ranking mondiale – racconta Marco Venturino – è stata l’indiscussa originalità dei sapori delle nostre proposte, che hanno letteralmente lasciato a bocca aperta la giuria. Il “Liguretto”, marchio registrato che è la crasi di Liguria e sorbetto, contiene due preziosi ingredienti km zero: i limoni della riviera Ligure e il basilico genovese DOP. E “Bocca di Rosa”, ispirato alla famosa canzone di Fabrizio De Andrè, è un gelato al cioccolato bianco aromatizzato con acqua di rose, provenienti dal Parco dell’Antola. Questi i segreti che hanno convinto gli esperti a sceglierci, ma un pensiero va ai nostri clienti che ogni giorno ci deliziano della loro presenza”.

“Orgoglio italiano e ligure, oltreché testimone del valore dell’artigianato regionale sulla scena nazionale e internazionale, che arricchisce ancor più di prestigio il marchio “Artigiani in Liguria”, di cui Marco Venturino è rappresentantesottolinea l’assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti Premio anche delle importanti risorse che, come Regione Liguria, abbiamo investito per valorizzare, grazie anche al lavoro congiunto con le associazioni di categoria, la capacità, la passione e la creatività di interpreti, come Marco, del saper fare ligure”.