Depositi a Sampierdarena, il ricorso al Consiglio di Stato riapre la battaglia legale: parla a Telenord il presidente del Municipio
di Emilie Lara Mougenot
Il presidente del Municipio Centro Ovest, Michele Colnaghi: “Aspettiamo la perizia, pronti a difendere Sampierdarena da uno spostamento inaccettabile”
La questione dei depositi chimici a Sampierdarena approda al Consiglio di Stato, dopo che il Tar aveva accolto il ricorso presentato contro lo spostamento degli 80.000 metri quadri di impianti nell'area portuale. Il sindaco di Genova Marco Bucci ha deciso di presentare ricorso contro la decisione del Tar, portando la vicenda a Roma.
La posizione del Municipio – “Noi pensavamo che la vittoria al Tar avrebbe segnato la parola fine a questa vicenda - dice a Telenord Michele Colnaghi (M5S), presidente del Municipio Centro Ovest - Invece, il ricorso al Consiglio di Stato ha riaperto la discussione.” Al Consiglio di Stato è stata richiesta la nomina di un perito incaricato di analizzare le sostanze chimiche che verrebbero movimentate nel caso di spostamento dei depositi a Sampierdarena.
La perizia tecnica – “Aspettiamo questa perizia per valutare il da farsi - continua Colnaghi - il Municipio, con il supporto dei propri legali, si riserva la possibilità di incaricare un perito per una contro-perizia tecnica, confermando la validità delle argomentazioni che avevano portato alla vittoria al Tar. La nostra teoria sulla non possibilità di spostare questi depositi all’interno del porto di Sampierdarena è già stata accolta dal Tar, e siamo pronti a difenderla".
Le preoccupazioni – I depositi chimici rappresentano un tema sensibile per la comunità di Sampierdarena, preoccupata per i rischi legati alla movimentazione di sostanze che vengono giudicate pericolose da una parte dei cittadini in un’area non molto distante dal centro abitato. La battaglia legale tra il Municipio e l’amministrazione comunale riflette la complessità della questione, che coinvolge non solo aspetti logistici ma anche la sicurezza e il benessere dei cittadini.
Prossimi passi – La decisione del Consiglio di Stato rappresenta un passaggio cruciale per definire il futuro dei depositi chimici. “La discussione di questi giorni doveva essere l’ultimo step della vicenda,” conclude Colnaghi, lasciando intendere che il Municipio continuerà a seguire da vicino l’evolversi della situazione e a difendere le ragioni dei residenti.
Multedo aspetta - Sullo sfondo resta sempre la speranza dei cittadini di Multedo, l'area dove attualmente sono collocati i depositi, di liberarsi definitivamente di un'infrastruttura giudicata scomoda. Ma resta chiaro che, fatta salva l'opzione zero, quella cioè di chiudere definitivamente i depositi, tutte le altre dipendono dall'individuazione di un'area idonea: e la levata di scudi di Sampierdarena così come la difficile attuazione di altre ipotesi (per esempio la possibile collocazione sulla nuova diga foranea) dimostrano che non si tratta di un trasferimento facile da realizzare.
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