A Genova servizi sociali sul piede di guerra: "L'assessore Fassio ci criminalizza"

di Fabio Canessa

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Dopo il caso Bibbiano e la fine del progetto Arianna: "Pronti allo sciopero a settembre"

A Genova servizi sociali sul piede di guerra: "L'assessore Fassio ci criminalizza"
L'assessore Francesca Fassio "ha criminalizzato in modo sommario i servizi sociali dell'ente e in particolare quelli dedicati alla tutela dei minori". È il duro attacco dei sindacati Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl dopo l'assemblea che ha radunato oltre 150 dipendenti. Proclamato lo stato di agitazione con un possibile sciopero a settembre se non si aprirà un confronto con Tursi. Alle spalle c'è il caso del progetto 'Arianna' contro la violenza sui minori, sospeso improvvisamente dal Comune di Genova in seguito all'inchiesta sugli affidi illeciti su Bibbiano, visti i legami con lo psicoterapeuta indagato Claudio Foti. "I lavoratori chiedono a gran voce rispetto per la delicata attività professionale che svolgono quotidianamente e per le persone che sono chiamate ad aiutare, siano essi minori, anziani o persone in difficoltà - si legge nella nota dei sindacati -. Chiedono che le scelte politiche dell’amministrazione siano effettivamente orientate ad investire sui servizi. Denunciano come le ultime iniziative dell’assessorato, quali la sospensione arbitraria ed estemporanea del servizio affido familiare e del progetto Arianna per la prevenzione del maltrattamento e degli abusi non danno alcune risposte reali ai problemi della cittadinanza". "Il sindacato e gli operatori concordano, come già più volte richiesto ai tavoli di confronto, che il sistema dei servizi sociali della città di Genova necessiti di interventi orientarti al miglioramento, consolidamento e potenziamento di quanto di positivo già esiste e implementando il sistema stesso di nuovi servizi". "A sostegno di tali rivendicazioni l'assemblea ha proclamato lo stato di agitazione propedeutico ad uno sciopero da effettuarsi nel mese di settembre nel caso non venga aperto un reale confronto di cui il sindaco si faccia garante. Le organizzazioni sindacali hanno concordato con l’assemblea e assunto l’impegno a cercare le massime convergenze con istituzioni, associazioni e operatori interessati a dare un futuro positivo ai servizi sociali cittadini"