A Fuori Rotta in primo piano il porto ed il “matrimonio” Terminal Psa -Sech

di Antonella Ginocchio

2 min, 7 sec

Spinelli: “ La fusione non è ammessa dalla legge. Dobbiamo difendere il lavoro dei portuali ”

A Fuori Rotta in primo piano il  porto ed il “matrimonio” Terminal Psa -Sech

L’annunciata fusione tra il Sech e la Psa di Voltri è  il tema centrale d’una polemica molto vivace durante la trasmissione “Fuori Rotta” condotta da Antonella Ginocchio su Telenord, in onda venerdì sera alle 21. Tra gli ospiti Aldo Spinelli, uno dei principali protagonisti della vita dello shipping, che ha ammonito: “La fusione non è concepibile, la legge non la consente”. Spinelli ha quindi ribadito la necessità dii difendere il lavoro degli operatori italiani (Psa è una multinazionale con base a Singapore) : “Ma che senso ha che si diano dei soldi a degli stranieri per portare via il traffico da Genova? Dobbiamo difendere soprattutto il lavoro dei portuali”.

Sulla medesima lunghezza d'onda Augusto Cosulich, operatore, il quale ha evidenziato che con la fusione si formerebbe un monopolio e “verrebbe meno la libera concorrenza”.

Molte perplessità vengono evidenziate dai sindacati confederali dei portuali. I segretari Enrico Poggi, Roberto Gull e Davide Traverso, di Cgil, Uil e Cisl esprimono preoccupazioni per molti aspetti della vicenda non ancora chiariti. Mancano – dicono – i necessari chiarimenti dell'operazione a tutti i livelli istituzionali, come ribadisce anche il presidente dell'Autorità portuale Paolo Emilio Signorini

L'assessore comunale ai porti, Francesco Maresca d'altro canto evidenzia che le recenti leggi hanno escluso Comune e Regioni dai consigli di gestione dei porti italiani: un errore strategico. L’ex presidente della Spediporto, Piero Lazzeri ricorda come in Italia gli interventi del Governo siano in ritardo e puntati sul rinvio. L’onorevole Edoardo Rixi afferma che non è possibile che a livello di governo si faccia così poco per rimuovere la burocrazia eccessiva e le contraddizioni di normative complesse e lascia capire che si aspettava di più sul piano operativo da parte del nuovo ministro De Micheli.

Per tutti è inaccettabile il fatto che si sia pensato di intervenire sull'articolo 18, comma 7, della legge 84/94 (vieta ad un terminalista di avere due concessioni nella stessa Autorità Portuale per la medesima attività) con un emendamento inserito nel Milleproroghe. L'onorevole forzista Roberto Cassinelli ne aveva presentato uno, ma l'ha poi ritirato, come lui stesso ribadisce in un'intervista a Fuori Rotta. Resta in piedi quello dell'onorevole del Pd, Franco Vazio, dichiarato inammissibile e ripresentato.

Spinelli ricorda infine che uno degli aspetti che potrebbe accentuale il rischio d’un monopolio dipende anche dai ritardi per la realizzazione della nuova diga foranea. L'infrastruttura permetterebbe l’arrivo di nuove navi di maggiore capacità e quindi favorire nuovi approdi.