Borgio Verezzi, dal 7 luglio la 57° edizione del Festival Teatrale: un omaggio a cinema, musica e televisione
di Gaia Cifone
Dal 7 luglio al 14 agosto dedicato alla memoria di Enrico Rembado, storico sindaco e ideatore della manifestazione, scomparso qualche mese fa
Dodici spettacoli, nove dei quali in prima nazionale e i restanti tre, dopo il debutto a Roma, proposti in Liguria per la prima volta: un filo conduttore che spazia dal cinema alle coppie (non solo di innamorati) e ai grandi personaggi della scena. E tra i protagonisti delle 24 serate complessive tanti nomi eccellenti.
Questa la radiografia del 57° Festival teatrale di Borgio Verezzi, in programma dal 7 luglio al 14 agosto per 24 serate complessive in piazza Sant’Agostino e nelle grotte, dedicato alla memoria di Enrico Rembado, storico sindaco e ideatore della manifestazione, scomparso qualche mese fa.
L’edizione 2023 dell’evento teatrale, uno dei più importanti dell’estate in Italia, è stata presentata questa mattina a Genova presso la Sala Trasparenza della Regione Liguria.
Erano presenti Giovanni Toti, il presidente della Regione Liguria che ha fatto gli onori di casa, Renato Dacquino, sindaco di Borgio Verezzi, Mattia Rolando, consigliere delegato al Festival, il direttore artistico Stefano Delfino, e una folta rappresentanza dei partecipanti di quest’anno: gli attori Gianluca Guidi, Michele La Ginestra, Max Pisu, Gaia de Laurentiis, Federico Perrotta, Claudio Insegno, i registi Marco Rampoldi e Silvio Eiraldi, il produttore Angelo Giacobbe.
Un omaggio a cinema, musica e televisione.
Cominciamo con il tributo al grande schermo, con la proposta di titoli di film di successo, come “La strana coppia”, celebre commedia di Neil Simon, portata sul grande schermo da Jack Lemmon e Walter Matthau, e ora ripresa in palcoscenico da Gianluca Guidi e Giampiero Ingrassia, e il recentissimo “Sentimental” dello spagnolo Cesc Gay, proposto al Festival da Amanda Sandrelli e Gigio Alberti con il titolo “Vicini di casa”. Il tributo ai
protagonisti dello spettacolo e della musica si estrinseca con “Cetra… una volta”, storia del celebre quartetto musicale interpretata da Stefano Fresi e dal suo gruppo, e passa al televisivo con “Tenente Colombo”, impersonato un tempo da un trasandato Peter Falk, e adesso da Gianluca Ramazzotti in compagnia di Nini Salerno e Fabio Bussotti.
Per quanto riguarda le coppie, l’attenzione è rivolta non soltanto alle tematiche sentimentali (drammatiche in “28 motivi per innamorarsi”, con Pino Quartullo e Irene Ferri; comiche in “Come sei bella stasera”, con Gaia de Laurentiis e Max Pisu), ma anche artistiche (“Stanlio & Ollio”, con Claudio Insegno e Federico Perrotta), dell’amicizia (ancora “La strana coppia”)
e dei rapporti condominiali tra “Vicini di casa”.
Sul versante dell’umorismo noir ecco “Il malloppo”, una black comedy con Gianfelice Imparato, Marina Massironi e Valerio Santoro; si passa poi alla commedia brillante con “Il piacere dell’attesa” con Michele La Ginestra, e di nuovo si dà spazio alla musica con “Anima Latina”, in un viaggio tra le note e i versi di autori e poeti da Napoli a Buenos Aires, con Mariangela D’Abbraccio e il pianista Massimiliano Gagliardi.
Una chicca è poi “Princesa”, ispirata alla canzone di Fabrizio De André in cui si narra la storia di Fernanda Farias de Albuquerque, una delle prime donne transessuali brasiliane: ruolo affidato a Vladimir Luxuria, «un’artista di grande sensibilità che conosce personalmente questo mondo», come rileva il regista Fabrizio Coniglio. E infine, a chiudere il Festival sarà “L’ombra lunga di Cenerentola”, ispirata alle fiabe dei fratelli Grimm, con Davide Diamanti, rappresentata in forma itinerante nelle Grotte di Borgio.
«Anche quest’anno il Festival teatrale di Borgio Verezzi si conferma un caposaldo dell’offerta culturale del ponente e di tutta la Regione», dichiara il presidente della Regione Liguria e assessore alla Cultura Giovanni Toti. «Un cartellone vario, ricco di spettacoli che spaziano dall’ironia alla riflessione, messo in scena da grandi professionisti in uno scenario unico, tra il centro storico e le suggestive grotte. L’edizione 2023 di questo storico appuntamento, che da 57 edizioni anima questa meravigliosa parte del nostro territorio, si annuncia piena di spunti e sorprese che sapranno conquistare il pubblico».
Commenta il sindaco Renato Dacquino «57 anni di Festival: una storia di successo, la cultura che vive e che contagia, il territorio che accoglie, si apre, cresce, un grande lavoro di squadra dietro le quinte, le prime nazionali di spettacoli, che poi per anni portano nei principali teatri d'Italia il nome di Borgio Verezzi e della Liguria. La realtà locale e le autorità regionali che lavorano insieme per il bene comune, la responsabilità e il privilegio di testimoniare l'unicità, il valore della nostra terra, la consapevolezza di essere parte di un percorso straordinario che porta a sviluppare un’offerta di qualità, un'accoglienza professionale, un’attrattività fruibile tutto l'anno… Tutto questo è Festival, spettacolo, gioia, amicizia. Bello esserci!».
«Quest’anno presentiamo due piccole novità» dichiara il consigliere con delega al teatro Mattia Rolando. «La prima è relativa all’immagine della locandina di questa 57^ edizione che è stata curata dall’artista illustratrice Ludovica Basso (in arte Clorophilla). Clorophilla, cittadina verezzina, vanta importanti collaborazioni con aziende internazionali della moda, del beauty e dell’hotellerie.
La seconda è il lancio di un progetto a cui teniamo molto, un vero e proprio evento collaterale al Festival che si svolgerà nelle serate del 17, 25 e 30 luglio, decontestualizzato rispetto alle consuete localizzazioni riservate al teatro. L’associazione culturale “La Compagnia del Barone Rampante” di Borgio Verezzi, fucina di giovani attori, grazie all’aiuto e all’accoglienza delle tre attività commerciali che ospiteranno le serate, metterà in scena spettacoli teatrali arricchiti da musica dal vivo e cocktail bar che avranno luogo in location di grande fascino della nostra città: un giardino, una spiaggia e un ristorante».
Conclude il direttore artistico Stefano Delfino: «È un cartellone vario e che, in una sorta di contaminazione dei linguaggi, coinvolge anche altri settori dello spettacolo. E non trascura la possibilità di offrire un ventaglio di testi di autori di oggi, sempre costellato dalla leggerezza,
al di là degli argomenti anche impegnativi affrontati, perché in un periodo di post-pandemia e mentre dall’est continuano a soffiare venti di guerra, è parso doveroso donare agli spettatori qualche momento di svago, tanto più nei mesi estivi, quando la Riviera di Ponente è popolata di persone in vacanza».
Come diceva Charlie Chaplin: «Un giorno senza sorriso è un giorno perso. Ridere fa bene. La risata è come un tonico, un sollievo, un rimedio per attenuare il dolore».
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