25 aprile: Villa Migone aperta al pubblico 'grazie' al cambio di programma della visita di Mattarella

di Redazione

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La famiglia Migone ha confermato l’apertura straordinaria della villa, con particolare attenzione alla visita della storica Sala della Resa

25 aprile: Villa Migone aperta al pubblico 'grazie' al cambio di programma della visita di Mattarella

In occasione degli 80 anni dalla Liberazione, Villa Migone a Genova si prepara a celebrare uno dei momenti più simbolici della storia italiana, aprendo le sue porte alla cittadinanza per l’intera giornata del 25 aprile, dalle ore 9.30 alle 18.  Il cambio di programma istituzionale, dovuto al rientro anticipato del Presidente della Repubblica a Roma per accogliere i capi di Stato in arrivo per i funerali del Santo Padre, non ferma le celebrazioni: anzi, le rilancia sul piano locale. La famiglia Migone ha infatti confermato l’apertura straordinaria della villa, con particolare attenzione alla visita della storica Sala della Resa, situata in via San Fruttuoso 68/3, nel cuore dell’omonimo quartiere genovese.

L’apertura è solo uno dei momenti previsti: il 24 aprile alle ore 18, dal cancello della villa parte la cerimonia di posa della corona commemorativa presso la lapide dedicata agli eventi del 1945. L’iniziativa è curata dal Municipio Bassa Val Bisagno e da ANPI Genova, con la partecipazione della famiglia Migone e l’accompagnamento musicale della Filarmonica di San Fruttuoso.

La storia che ha segnato Villa Migone ha reso l'immobile molto diverso da una dimora qualsiasi. Sede della storica firma della resa delle truppe tedesche in Liguria il 25 aprile 1945, è oggi una dimora storica ADSI e appartiene da secoli alla famiglia Migone. La sua importanza nella storia italiana è legata a un contesto drammatico ma anche a una scelta logistica.  Nel marzo del 1945, l’allora Arcivescovo di Genova, il Cardinale Pietro Boetto, si trasferì a Villa Migone dopo che i bombardamenti avevano reso inagibili le sedi episcopali. Ma la scelta della villa fu anche pratica: un passaggio nascosto conduceva direttamente dalla terrazza al parco di Villa Imperiale, permettendo al cardinale, gravemente malato, di evitare scale e dislivelli.

Quella presenza si rivelò determinante: fu proprio la figura del cardinale, stimato da entrambe le parti, a favorire la scelta della villa come luogo della trattativa tra il Comitato di Liberazione Nazionale Ligure e il comando delle truppe tedesche. La possibilità di accedere e defluire dalla villa tramite tre ingressi indipendenti fu un ulteriore elemento decisivo.  Le trattative iniziarono alle 18 del 25 aprile 1945. Alle 19.30 fu firmato l’atto di resa in quattro copie, sancendo la fine dell’occupazione tedesca a Genova. Da una parte del tavolo sedevano Remo Scappini (Presidente del CLN Ligure), il dottor Giovanni Savoretti, l’avvocato Errico Martino e il maggiore Mauro Aloni. Dall’altra, il generale Gunther Meinhold, comandante delle truppe tedesche in Liguria, con il capitano Asmus e il sergente Pohl, interprete.  Oggi, a distanza di ottant’anni, la città torna a vivere quel luogo con memoria e gratitudine. Per maggiori informazioni, è possibile consultare il sito: www.villamigonegenova.it.

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