17 marzo 1861, Vittorio Emanuele II proclama l'unità d'Italia. Conte: "Oggi affrontiamo prova difficilissima"
di Marco Innocenti
Il messaggio del presidente del Consiglio: "Uniti, responsabili e coraggiosi"
"Il Re Vittorio Emanuele II assume per sé e suoi Successori il titolo di Re d’Italia". Fu con queste poche parole, inserite nella legge 4671 del Regno di Sardegna, che il 17 marzo 1861 fu proclamata ufficialmente l'unità d'Italia. Oggi, questa ricorrenza, la festeggiamo fronteggiando forse una delle prove più difficili della nostra storia e, in un messaggio sulla propria pagina Facebook, lo ha ricordato anche il premier Giuseppe Conte: "159 anni fa veniva proclamata l’Unità d’Italia - scrive Conte - Da allora il nostro Paese ha affrontato mille difficoltà, guerre mondiali, il regime fascista. Ma gli italiani, con orgoglio e determinazione, hanno sempre saputo rialzarsi e ripartire. A testa alta".
"Oggi stiamo affrontando una nuova prova - continua - Difficilissima. Sono tanti gli italiani che in queste ore versano lacrime per la perdita di un familiare, che vivono l’angoscia di un ricovero, che soffrono per la lontananza dei propri cari, per la chiusura della propria attività commerciale, per l’incertezza del futuro. Ebbene, che tutti sappiano che lo Stato è al loro fianco, non li lascerà soli. Lo Stato non è solo strutture e istituzioni. Lo Stato siamo noi: 60 milioni di cittadini che lottano insieme, con forza e coraggio, per sconfiggere questo nemico invisibile".
"Grazie - conclude Conte - a coloro che stanno donando il sangue. Grazie ai medici e agli infermieri, ai volontari della protezione civile, ai vigili del fuoco, alle donne e agli uomini delle forze armate e delle forze dell’ordine, per gli sforzi straordinari che stanno compiendo. Grazie ai farmacisti, a chi continua ad andare in fabbrica, a chi lavora nei supermercati, grazie ai tassisti che in queste ore accompagnano gratuitamente i medici in ospedale. Grazie a chi rispetta le regole. Mai come adesso l’Italia ha bisogno di essere unita. Sventoliamo orgogliosi il nostro Tricolore. Intoniamo fieri il nostro Inno nazionale. Uniti, responsabili, coraggiosi".
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