Violenze al derby, la condanna di Bucci: "Non è questo il nostro derby, i colpevoli saranno puniti"
di Matteo Cantile
Il primo cittadino ha espresso solidarietà alle persone colpite e alle forze dell'ordine: "E' stata rovinata una festa di sport, il derby di Genova non è questo"
Gli scontri avvenuti in città in occasione del derby tra Genoa e Sampdoria hanno gettato i genovesi nello sgomento: a poche ore di distanza dagli episodi di violenza che hanno fatto da sfondo alla partita di Coppa Italia tra le due squadre, il sindaco di Genova, Marco Bucci, ha espresso una dura condanna, ribadendo che simili comportamenti sono inaccettabili.
La condanna - "Come sindaco di Genova condanno con fermezza gli episodi di violenza che hanno rovinato una straordinaria serata di sport. Queste azioni non solo offendono i valori del calcio, ma minano anche il rispetto reciproco che deve esistere tra i tifosi e tutti i cittadini - ha dichiarato Bucci - l derby della Lanterna è una tradizione storica della nostra città, un evento sportivo che dovrebbe essere una celebrazione della passione e del tifo sano, non un'occasione per alimentare tensioni e violenza".
Solidarietà ai genovesi e alle forze dell'ordine - Gli scontri, avvenuti prima e dopo l’incontro, hanno coinvolto diversi gruppi di tifosi, costringendo le forze dell’ordine a intervenire per riportare la situazione sotto controllo. Il primo cittadino ha voluto esprimere piena solidarietà a chiunque sia stato coinvolto negli incidenti, elogiando allo stesso tempo il lavoro delle forze dell'ordine: "Esprimo piena solidarietà a tutti coloro che sono stati coinvolti e alle forze dell'ordine che, come sempre, hanno svolto un lavoro straordinario per proteggere i cittadini e fermare i facinorosi".
Punire i colpevoli - Bucci ha poi ribadito la volontà dell'amministrazione comunale di combattere con decisione chiunque sia responsabile di questi atti, sottolineando come la violenza non debba trovare spazio nella città: "La violenza non ha posto a Genova e lavoreremo con determinazione affinché chiunque sia responsabile di questi atti venga perseguito. Il calcio deve unire, non dividere. Continueremo a promuovere iniziative che favoriscano il rispetto, la cultura sportiva e la sana competizione tra le nostre tifoserie".
Non è il nostro derby - In chiusura, il sindaco ha voluto richiamare l’attenzione sulla storia e sull’importanza del derby della Lanterna, invitando tutti a preservare questo evento come un’occasione di festa e di appartenenza: "Genova è una città di grandi tradizioni, Genoa e Sampdoria sono sempre state un esempio per l'Italia intera, il nostro derby deve rimanere una festa di sport e appartenenza".
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