Via libera a “Energy Release 2.0”: energia a prezzo calmierato per le imprese che investono nel rinnovabile

di R.S.

1 min, 43 sec

Importanti novità nel meccanismo che consente di fornire energia a prezzo agevolato alle imprese ad alto consumo energetico

Via libera a “Energy Release 2.0”: energia a prezzo calmierato per le imprese che investono nel rinnovabile

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha dato il via a una nuova fase del piano nazionale per l’energia, con la firma del decreto “Energy Release 2.0”, approvato il 29 luglio 2025 dal ministro Gilberto Pichetto. Il provvedimento introduce importanti novità nel meccanismo che consente di fornire energia a prezzo agevolato alle imprese ad alto consumo energetico, a patto che queste si impegnino nella realizzazione di impianti da fonti rinnovabili.

La misura, che ha ricevuto l’ok da Bruxelles tramite una “confort letter” della Commissione Europea, rafforza la validità giuridica dell’iniziativa e apre la strada a un modello energetico più sostenibile. In pratica, le imprese che aderiranno riceveranno energia a un costo fisso di 65 euro per megawattora, con l’obbligo di “restituire” nel tempo l’energia ricevuta attraverso la produzione da nuovi impianti green.

Una delle principali innovazioni è l’introduzione di una gara pubblica per selezionare chi potrà costruire e gestire questi nuovi impianti. Il bando sarà aperto a tutti i soggetti del settore: grandi consumatori, produttori di rinnovabili, aggregatori e operatori terzi.

Per evitare distorsioni di mercato, il decreto prevede una clausola che impedisce un ritorno economico eccessivo al termine dei contratti ventennali, anche in considerazione del vantaggio dell’energia calmierata iniziale. Inoltre, sarà attivo un meccanismo di compensazione economica e una clausola di proroga automatica dei contratti, qualora si verifichi un vantaggio economico residuo.

Il ministro Pichetto ha sottolineato il valore strategico di questa misura: «Energy Release 2.0 è pensato per favorire la crescita delle rinnovabili in Italia e rafforzare la competitività delle imprese energivore, senza compromettere gli equilibri di mercato. Abbiamo lavorato a stretto contatto con la Commissione Europea per ottenere una soluzione solida e operativa, in continuità con le assegnazioni già effettuate a marzo scorso».

Il testo del decreto sarà trasmesso alla Corte dei Conti per la registrazione e verrà pubblicato sul sito del Ministero dopo l’uscita in Gazzetta Ufficiale.

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