Ventimiglia, il sindaco Scullino: "Pronto a dimettermi per anticipare il voto alla primavera del 2023"

di Marco Innocenti

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"Chi dice che l'arrivo di un commissario non farà perdere milioni di contributi e non bloccherà i cantieri delle grandi opere, mente sapendo di mentire"

Ventimiglia, il sindaco Scullino: "Pronto a dimettermi per anticipare il voto alla primavera del 2023"

"Sono sereno e pronto ad andare al voto nel 2023". Lo ha detto il sindaco di Ventimiglia Gaetano Scullino, che rompe il silenzio dopo l'annuncio del segretario provinciale e deputato della Lega, Flavio Di Muro, dell'uscita di quattro dei cinque consiglieri di maggioranza appartenenti al Carroccio. Una spaccatura, questa interna alla stessa maggioranza, che ieri ha portato Scullino a non avere più i numeri per governare: ora, infatti, può contare su sei consiglieri, mentre l'opposizione è passata da 6 a 10.

"Sono a disposizione della mia città - ha aggiunto Scullino - Quindi sono pronto anche a dimettermi, ma non per fare un favore alla sinistra: solo per consentire che il voto alle comunali sia anticipato alla primavera del 2023". Se Scullino non dovesse dimettersi, come richiesto a più riprese dai leghisti che l'avevano appoggiato insieme agli altri partiti del centro-destra e a due liste civiche alle comunali del 2019, i consiglieri di opposizione presenteranno una mozione di sfiducia che porterà alla caduta, inevitabile, dell'amministrazione. Con la conseguenza dell'arrivo di un commissario fino alla prossima data utile per il voto.

"A chi dice che un anno di commissariamento non bloccherà i cantieri delle grandi opere e che non ci farà perdere milioni di contributi - sottolinea Scullino - dico che mente sapendo di farlo. E' grave aver spaccato l'unica amministrazione di centro-destra votata dai cittadini - conclude - e che ha amministrato bene e concretamente. Anche questo è sotto gli occhi di tutti. Andare poi a votare dopo l'inciucio con la sinistra sarebbe imperdonabile".