Ventimiglia: assolto produttore di bottiglie colorate accusato di aver copiato da azienda veneta

di Redazione

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Il Tribunale di Lecco, chiamato a decidere da società di Treviso, ha sentenziato: "Il fatto non sussiste"

Ventimiglia: assolto produttore di bottiglie colorate accusato di aver copiato da azienda veneta

Nessuna contraffazione o imitazione: il fatto non sussiste. Gli imputati sono stati assolti, con formula piena, dal Tribunale di Lecco nel processo aperto a seguito di una querela presentata da Sandro Bottega, rappresentante dell'omonima Spa di Bibano di Godega di Sant'Urbano (Treviso) che produce vini e distillati. Bottega S.p.a., che nel 2013 aveva registrato come marchi di forma, anche a livello europeo, due bottiglie di colore oro e rosa metallizzato utilizzate per commercializzare il prosecco, aveva denunciato la Liquid Gold di Ventimiglia per uso di bottiglie di prosecco in varie colorazioni, tra cui oro e rosa metallizzato. Per Bottega l'azienda ligure ledeva i suoi diritti tutelati dal marchio registrato, creando confusione nei consumatori.

Le bottiglie Liquid Gold erano state prodotte nel formato 0,75l da Vinicola Tombacco di Trebaseleghe che, per una piccola partita di magnum (1,5l), si era avvalsa per imbottigliamento e confezionamento della San Simone di Brisotto di Porcia (Pordenone). Tra gli accusati c'era anche la Metallizzazione Molteni di Lecco, rea di aver provveduto a metallizzare in varie colorazioni, tra cui oro e rosa, le bottiglie destinate a Liquid Gold

Il processo si era aperto a Imperia ma è proseguito a Lecco, dopo che il tribunale ligure aveva accolto l'eccezione di incompetenza territoriale sollevata dalle difese. Il tribunale ha ritenuto infondate le istanze di Bottega; le difese hanno segnalato l'ampia diffusione sul mercato di bottiglie con la stessa finitura e le numerose differenze tra le bottiglie di Bottega e di Liquid Gold. Anche l'Ufficio Europeo per la proprietà intellettuale aveva definito "banale" la forma della bottiglia e privo di capacità distintiva il colore oro o rosa metallizzato. Nell'arringa l'avvocato Antonio Malattia di Pordenone aveva evidenziato come fosse inconcepibile che Bottega cercasse di impedire di utilizzare le due colorazioni, sempre che non si applichino etichette a forma di fiammella o "B" in rilievo che potrebbero generare confusione.