Vella: "Massima attenzione alla sicurezza ma l'industria è giusto che riparta"

di Marco Innocenti

Il segretario di Fim Cisl Liguria: "Dialogo con le imprese per ripensare l'organizzazione del lavoro"

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Inizia la Fase 2, quella della progressiva ripartenza anche del mondo del lavoro. Alcune aziende hanno già ripreso, pur nel massimo rispetto delle prescrizioni di sicurezza, altre stanno ancora progettando come cambiare il modo d’intendere il lavoro, i turni e la vita quotidiana dei propri operai. Ma il dato positivo è che finalmente si può provare a ripartire.

“Stiamo lavorando per la ripartenza e in alcune aziende siamo già ripartiti – ha commentato Alessandro Vella, segretario di Fim Cisl Liguria - E’ fondamentale farlo e farlo bene. Abbiamo attivato il monitoraggio sulla sicurezza dei nostri lavoratori, ripensando l’organizzazione del lavoro e strutturando dove possibile lo smart working visto che con questo virus dovremo convivere ancora per molto tempo. Anche qui si è trattato di un lavoro intelligente fatto dalle organizzazioni sindacali in accordo con le aziende”.

“Ci sono aziende che hanno già ripreso – ha aggiunto Vella – Al primo posto c’è sempre la sicurezza ma in questo mese i prefetti hanno dato l’opportunità di lavorare anche se noi come sindacato abbiamo sempre tenuto a far procedere solo le attività essenziali. Adesso però, pur rimanendo con l’asticella altissima sulla sicurezza, dobbiamo anche tener conto del dato dell’economia se l’industria non riparte. In Arcelor Mittal ad esempio abbiamo circa 180 lavoratori che, sui tre turni, arriveranno a 300. Abbiamo anche aziende importanti come Fincantieri dove abbiamo in corso un dialogo importanti perché capite bene che, quando un lavoratore deve salire su una nave per le lavorazioni, il discorso delle distanze di sicurezza dov’essere valutato sempre con attenzione. In una Liguria in cui abbiamo un dato di coinvolgimento nella cassa integrazione che riguarderà circa 30mila lavoratori”.