Veirana: "Invertiamo la tendenza: in Liguria persi 59mila posti di lavoro in un anno"

di Marco Innocenti

Così il nuovo segretario generale della Cgil: "Sblocco dei licenziamenti? Prima bisogna capire come proteggere i lavoratori"

E' appena stata eletta nuovo segretario della Cgil Liguria, Fulvia Veirana: "La Cgil Liguria è un sindacato in buona salute - ci spiega nel corso di un'intervista esclusiva - che lavora da sempre per costruire le migliori soluzioni per i lavoratori e i pensionati che noi rappresentiamo. Direi che parto con una macchina ben carburata". 

Uno dei primi temi da affrontare sarà quello del rinnovo o meno del blocco dei licenziamenti, che scadrà il prossimo 31 marzo e che, a Genova, ha già visto scattare qualche scintilla fra i sindacati e Confindustria. "Innanzitutto - dice Veirana - bisogna che la pandemia venga al più presto contenuta grazie alla velocizzazione della campagna vaccinale e grazie agli investimenti su di essa. Ci sono rischi diretti sulla salute ma anche riflessi importanti sull'economia, che perde posti di lavoro. Sorprende in questo la posizione di Confindustria: in questo momento bisognerebbe ragionare sullo sviluppo, grazie ai fondi europei per progettare un nuovo modello di sviluppo che veda la Liguria dentro un piano di livello nazionale, e dall'altro continuare a proteggere i lavoratori. Affrontare un discorso sullo sblocco dei licenziamenti senza aver prima affrontato quello della tutela dei lavoratori, rischia di diventare un problema molto serio".

Ma quale sarà l'obiettivo del suo mandato, appena iniziato? "A me piacerebbe che riuscissimo come organizzazione a lavorare sull'inversione di tendenza del quadro economico che c'è in questo momento nella nostra regione. La Liguria è in recessione, ha perso 59mila posti di lavoro nello scorso anno e ha perso anche 12mila abitanti. Mi auguro che alla fine del mio mandato questi dati possano essere in una tendenza invertita. Vorrebbe dire avere più liguri che lavorano, che hanno un reddito dignitoso e che soprattutto possano vedere nell'abitare in Liguria una prospettiva per il loro futuro e per il futuro dei loro figli".