Tiziana Lazzari scende in campo con Silvia Salis, “Una scelta di responsabilità civica per Genova”

di Matteo Cantile - Carlotta Nicoletti - Stefano Rissetto

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La professionista genovese candidata nella lista civica a sostegno di Silvia Salis punta su cultura, sicurezza, lavoro e riqualificazione dei quartieri

Tiziana Lazzari, medico estetico tra i più noti a Genova, ha scelto di candidarsi nella lista civica a sostegno di Silvia Salis, motivando la decisione con un forte senso di responsabilità verso la città e la volontà di contribuire con la propria esperienza professionale e personale al futuro di Genova.

Scelta civica – “Civica ero e civica rimango”, ha dichiarato Lazzari al Tgn Today di Telenord, sottolineando come la candidatura nasca da un rapporto di stima e amicizia con Silvia Salis. “Quando Silvia mi ha chiesto di sostenerla è stato facile dirle di sì. Mi metto a servizio della città, come ho sempre fatto nella mia professione e nella mia vita”.

Radici genovesi – La dottoressa ha ricordato con orgoglio di aver scelto consapevolmente di restare a lavorare a Genova, nonostante le numerose opportunità avute altrove. “Genova è la città che amo, dove ho deciso di vivere, dove vogliono vivere i miei figli e dove spero crescerà anche mia nipote. Vale la pena investire su questa città”.

Parole sessiste – Interpellata sul commento del senatore Maurizio Gasparri, che ha definito Silvia Salis “carina ma non preparata”, Lazzari ha definito il giudizio “deprimente” e figlio di un pregiudizio ancora radicato. “Bellezza e competenza possono coesistere. Serve maggiore solidarietà tra donne, perché la bellezza a volte genera speranza, ma spesso anche invidia. Dobbiamo combattere questo atteggiamento”.

Programmi prioritari – Lazzari ha elencato una serie di temi che considera urgenti: sanità, lavoro, turismo, riqualificazione dei quartieri, ruolo dei municipi e benessere dei cittadini. “Servono competenze e concretezza. Il mondo civico può dare un contributo decisivo alla città”.

Cultura e indotto – “Non c’è progresso senza cultura”, ha dichiarato, parlando anche del suo impegno personale a sostegno delle istituzioni culturali. “Genova non ha bisogno di costruire modelli artificiali: dai vicoli ai palazzi storici, ogni angolo racconta qualcosa. Dobbiamo mettere a sistema queste risorse per creare lavoro e trattenere i giovani”.

Turismo e comunicazione – Secondo Lazzari, Genova soffre nel trattenere i visitatori. “Chi viene per l’Acquario deve essere guidato alla scoperta dei Rolli, dei borghi e dei percorsi naturalistici. Le risorse ci sono, mancano comunicazione e visione”.

Commercio in crisi – Lazzari ha denunciato la desertificazione commerciale del centro storico, in particolare nell’area di largo XII Ottobre. “Lavoro lì e la sera la zona è buia e deserta. Senza un piano di riqualificazione e senza misure a sostegno del commercio di prossimità, Genova rischia di perdere pezzi fondamentali della sua identità”.

Porto e logistica – Pur non essendo esperta di portualità, ha riconosciuto l’importanza strategica del porto di Genova. “Senza crescita del porto non può crescere neanche Genova. Serve investire su logistica, sostenibilità e informatizzazione. Occorrono competenze specifiche per affrontare questa sfida”.

Rapporto con la Regione – Alla domanda su possibili attriti istituzionali in caso di vittoria del centrosinistra, Lazzari ha risposto con pragmatismo: “Chi guiderà la città dovrà collaborare con la Regione. Le ideologie devono lasciare spazio all’interesse dei cittadini. Se si ama davvero Genova, si troverà il modo di dialogare”.

Genova del futuro – Conclude con un’immagine chiara: “Da medico dico che dopo la diagnosi bisogna trovare subito la cura. Servono azioni concrete, coraggio e anche qualche sacrificio per costruire una Genova dove sia bello vivere e che attragga chi viene anche solo per un weekend”.

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