Un calcio alla guerra, è stato un successo l'evento di Serrà Riccò
di Matteo Cantile
Il torneo solidale ha coinvolto squadre miste ed è culminato con una cerimonia di riconoscimenti al Castello di San Cipriano
Un torneo di calcio come simbolo di pace e unità. “Un calcio alla guerra”, evento promosso dall’ambasciatore Alfredo Maiolese, presidente dell’European Muslim League, ha riunito giovani calciatori di diverse provenienze e comunità religiose in una giornata dedicata al dialogo e alla comprensione reciproca.
Sport e inclusione – Durante la mattinata, i ragazzi leva 2012 della Sampdoria, del Genoa, del Serra Riccò e delle squadre Internazionale, Polis e Atletic si sono sfidati in squadre miste, mettendo da parte ogni differenza per giocare insieme. Il pomeriggio ha visto il Serra Riccò, squadra che milita in Eccellenza, affrontare una formazione composta esclusivamente da calciatori di origine marocchina. Un incontro che ha ribadito il valore dello sport come ponte tra culture.
Cerimonia conclusiva – La giornata si è chiusa nella stupenda cornice del Castello di San Cipriano con la consegna dei riconoscimenti a persone che si distinguono per il loro impegno quotidiano per la pace. Tra gli intervenuti, il presidente della Regione Liguria, Marco Bucci, ha sottolineato: “Sono fiero che la nostra regione, da sempre terra di dialogo e accoglienza, ospiti questa manifestazione, confermandosi un ponte tra culture. Ai ragazzi dico: il rispetto e l’inclusione che dimostrate oggi sono i pilastri di un futuro di pace. Il cambiamento parte da voi”.
Riflessioni religiose – L’evento ha visto la partecipazione di rappresentanti di diverse comunità religiose. Nader Akkad, imam della Grande Moschea di Roma, ha dichiarato: “Ho fatto il viaggio apposta per sostenere questa iniziativa di pace ancor più preziosa in quest’epoca segnata da violenze e guerre”. Anche il rabbino Giuseppe Momigliano ha offerto una prospettiva profonda, invitando a riflettere sui conflitti attuali e sottolineando: “Le iniziative positive si irradiano; il Signore Iddio sa come ispirare i cuori di ognuno”.
Supporto istituzionale – L’arcivescovo di Genova, monsignor Marco Tasca, ha inviato una lettera all’ambasciatore Maiolese, rimarcando l’urgenza di promuovere il dialogo tra le comunità religiose e di lavorare per il bene comune. L’evento ha ricevuto numerosi patrocini, tra cui quello dell’International Parliament for Safety and Peace.
Unione e speranza – “Un calcio alla guerra” è stato molto più di un torneo di calcio. È un simbolo di speranza e di unità che parte dalla Liguria per ispirare il mondo intero. La giornata si è conclusa con una cena condivisa, ulteriore testimonianza di amicizia e integrazione tra le diverse comunità.
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