Affitti brevi: oggi scatta l'obbligo di possedere e esporre il Codice Identificativo Nazionale (CIN)

di Carlotta Nicoletti

1 min, 15 sec

Sanzioni fino a 8.000 euro per chi non rispetta le regole sugli affitti turistici

Affitti brevi: oggi scatta l'obbligo di possedere e esporre il Codice Identificativo Nazionale (CIN)

Scatta oggi, 2 gennaio 2025, l’obbligo per tutti gli immobili locati con finalità turistiche di possedere e esporre il Codice Identificativo Nazionale (CIN), pena multe che variano dagli 800 agli 8.000 euro. Secondo la Federazione degli Agenti Immobiliari (Fiaip), in Liguria sono ancora numerose le strutture non in regola, nonostante una proroga concessa fino al 1° gennaio.


Normativa - Il CIN, introdotto per garantire trasparenza e contrastare l’ospitalità irregolare, è rilasciato dal Ministero del Turismo tramite una piattaforma online dedicata. Va esposto sulla struttura e indicato in ogni annuncio pubblicitario. Per ottenere il CIN è necessario aver completato prima la registrazione al Codice Identificativo Regionale (CIR), laddove previsto.


Sicurezza - La normativa impone anche nuovi obblighi tecnici: gli immobili devono essere dotati di rilevatori di gas, monossido di carbonio ed estintori portatili, posizionati in punti strategici.


Dati preoccupanti - Secondo un’indagine della Fiaip, al novembre 2024 quasi il 50% degli host liguri non era in regola. A dicembre il Ministero del Turismo ha segnalato che un terzo delle strutture turistiche nazionali non aveva ancora richiesto il CIN. “Questo dato è allarmante”, ha dichiarato Alessio Bellinghieri, consigliere Fiaip Liguria, “poiché molte strutture rischiano sanzioni salatissime”.


Supporto - Per agevolare la transizione, la Fiaip Liguria ha organizzato seminari in tutte le province, coinvolgendo sia operatori del settore sia privati cittadini. “Affidarsi a un professionista qualificato è fondamentale per evitare errori e rispettare la legge”, sottolinea Bellinghieri.


Conclusione - Gli operatori sono invitati a regolarizzarsi immediatamente. Da domani, il mancato rispetto della normativa comporterà sanzioni severe che potrebbero penalizzare pesantemente il settore.

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