La diga di Genova accelera: non serve la valutazione ambientale, risparmiati tempo e milioni
di C.N.
Si al recupero dei materiali di lavorazione, l'idea del cantiere a 'economia circolare' prende forma
La costruzione della Diga di Genova segna un importante passo avanti grazie alla recente decisione del Ministero dell’Ambiente di escludere la variante del progetto dalla valutazione di impatto ambientale. La scelta permetterà di accelerare i tempi di realizzazione dell’opera e ottimizzare i costi, come confermato dai responsabili della struttura commissariale.
Unificazione delle fasi – La variante prevede l’unificazione delle due fasi costruttive inizialmente pianificate, eliminando il rischio di un’opera incompleta. Il subcommissario alla ricostruzione, Carlo De Simone, in un'intervista al Secolo XIX ha sottolineato l’importanza di questa decisione: “Con il superamento della valutazione ambientale si chiude la Conferenza dei servizi e si aprono le condizioni per avviare la gara della seconda fase”.
Utilizzo dei materiali – Un elemento centrale del progetto riguarda l’impiego di materiali derivanti dai cantieri del porto e di altre opere locali, in linea con i principi di economia circolare. Questo aspetto era considerato dirimente anche dal presidente di Regione (e commissario alla ricostruzione) Marco Bucci, da sempre molto orgoglioso della possibilità di costruire in porto con i materiali di risulta di altre lavorazioni in loco.
Gestione dei fanghi – Il decreto recentemente approvato consente al commissario straordinario di adottare un piano per il conferimento dei fanghi nei cassoni, garantendo il rispetto delle soglie di sicurezza previste dalla normativa ambientale. “I materiali contaminati saranno smaltiti secondo le regole vigenti”, ha precisato il subcommissario.
Prossimi passi – Attualmente, sono stati posati cinque cassoni sui dodici previsti, con i lavori in fase di accelerazione grazie a nuovi impianti e tecnologie. Marco Bucci a Telenord aveva respinto l'accusa di particolari ritardi sul cronoprogramma di costruzione della Diga anche grazie all'intenzione (confermata) di unificare i due lotti costruttivi in un unico progetto: quest'ultima accelerazione costituisce dunque un passo importante nella cotruzione dell'opera.
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