Ue, Campomenosi (Lega): "No a derive ideologiche su trasporto marittimo"
di Edoardo Cozza
L'europarlamentare contro un emendamento dei Verdi che ha ricevuto il sostegno di M5s e Pd
Il parlamentare europeo della Lega Marco Campomenosi interviene sugli ultimi sviluppi delle legislazioni sul settore marittimo: "Qualcuno vuole tassare le navi che creano lavoro e sviluppo economico per sostenere i costi enormi di certe politiche green?" si chiede il capodelegazione leghista all'Europarlamento.
"È un modello che non possiamo condividere. Un emendamento dei Verdi sostenuto da Pd e M5s ha reso problematica la relazione del Parlamento Europeo sul trasporto marittimo, costringendo la Lega ad astenersi sul voto finale. Contrariamente a quanto chiesto da associazioni di categoria quali Assarmatori, Conftrasporto, Confcommercio e pure a quanto precedentemente avvenuto nei lavori in sede di commissione trasporti - prosegue Campomenosi - è stato cancellato, durante la sessione plenaria in corso a Bruxelles, ogni riferimento alla necessità di reinvestire nella competitività, ricerca e sviluppo nel comparto marittimo, le risorse che l'Ue eventualmente incasserebbe dall'inclusione del comparto marittimo nell’ETS, il sistema di scambio delle emissioni"
"Il rischio concreto è che il comparto marittimo sia tassato per finanziare altri capitoli di spesa del bilancio dell’Ue, affossandone la competitività, già messa in pericolo dai concorrenti extra-Ue non certo soggetti al medesimo livello di tassazione e agli stessi standard normativi. Nonostante il testo sia stato migliorato anche grazie al nostro contributo decisivo per il riconoscimento, messo in pericolo da un certo estremismo ambientalista, del ruolo del gas naturale liquefatto (GNL) come carburante di riferimento per la gestione della transizione energetica, l'emendamento approvato oggi ci costringe a non votare a favore della risoluzione nel suo complesso. Il settore marittimo italiano ed europeo è pronto ad affrontare le sfide della sostenibilità ambientale- conclude l'europarlamentare della Lega - ma bisogna ascoltare la voce delle categorie e la loro disponibilità a implementare politiche ambientali efficaci deve essere accolta e sostenuta con politiche ragionevoli e rispettose dei dati scientifici e del livello di sviluppo tecnologico raggiunto”.
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