Ucraina, l'analista Quercia a Telenord: "Una visita del Papa potrebbe fermare il conflitto"

di Redazione

"Stanno accadendo sono fatti gravi, che andranno perseguiti. Ma ci vorrà tempo. Il Pontefice potrebbe fare un passo decisivo per la pace, ma per ora non ci sono le condizioni"

"Quello che sta accadendo in Ucraina dovrà essere esaminato nelle sedi dei tribunali internazionali. Ci vorrà del tempo, ma i responsabili dovranno essere puniti. Pensiamo per esempio agli orrori che furono perpetrati a Srebrenica. Alla fine si arrivò a condanne, ma occorse molto tempo".

Paolo Quercia, analista esperto in politica estera, intervenendo alla Diretta Live di Telenord fotografa così la situazione della guerra fra Russia e Ucraina. 

Per uno studioso, naturalmente, nemmeno le stragi possono essere una sorpresa. "La guerra purtroppo è questa, non è il caso di stupirsi. Quello che si può fare è cercare le soluzioni perché tutto questo finisca. Ma da quello che si vede, mi sembra improbabile che il conflitto termini prima di un mese".

La via della mediazione internazionale continua a essere quella che più facilmente potrebbe portare ai risultati auspicati. Ma il cammino è in salita. "Sì, le visite dei leader europei, delle personalità in Ucraina, di cui si è parlato in questi giorni, potrebbero rappresentare un segnale forte".

La visita più ricca di significati sarebbe però quella del Papa: "Io spero che il Pontefice vada, potrebbe essere veramente importante. Credo anche che lui vorrebbe fare un passo del genere, ma certo si tratta di una cosa che andrebbe soppesata con estrema attenzione. Nella situazione di questi giorni non la vedo obiettivamente possibile. Andrebbero prima create le condizioni".