Tributi, il Covid-19 si abbatte sui Comuni per 1,6 miliardi di euro

di Redazione

1 min, 7 sec

IMU e TARI le principali cause delle perdite

Tributi, il Covid-19 si abbatte sui Comuni per 1,6 miliardi di euro

Il Coronavirus travolge anche gli 8mila comuni italiani. Secondo uno studio di Demoskopika nel bimestre marzo-aprile del 2020, le casse degli enti locali hanno subito una perdita di oltre il 65% delle entrate derivanti dai principali tributi locali: oltre 1,6 miliardi in meno rispetto agli stessi mesi del 2019.

La diminuzione è stata mediamente pari a 207 mila euro per ciascun comune: si va dai 536 mila euro della Toscana ai 35 mila euro del Trentino Alto Adige. Quasi il 70% dei minori introiti tributari, pari a 1.119 milioni, sono attribuibili alla mancata riscossione dell'imposta unica comunale

"Lo scenario è di progressiva perdita di liquidità. Le misure previste finora nel decreto Rilancio sono necessarie ma insufficienti. Numerosi comuni rischiano il dissesto" spiega il presidente di Demoskopika, Raffaele Rio. Ben 684 milioni di mancati incassi tributari, pari al 41,7% dell'ammontare complessivo rilevato, riguardano l'imposta municipale propria (IMU). A seguire la tassa sui rifiuti (TARI) che ha generato un minor gettito per le casse comunali pari a oltre 429 milioni di euro (26,2%) e l'addizionale Irpef con minori introiti per 328 milioni di euro (20,1%). E, ancora, una contrazione delle entrate tributarie è stata registrata con la tassa per l'occupazione di spazi e aree pubbliche (- 92 milioni di euro), con l'imposta comunale sulla pubblicità (- 63 milioni di euro), con l'imposta di soggiorno (- 37 milioni di euro) e, infine, con il tributo per i servizi indivisibili (- 5 milioni di euro).