Trenitalia, presente e futuro: "Attenzione al green da sempre, ora ancora di più"

di Edoardo Cozza

L'amministratore delegato e direttore generale dell'azienda Corradi a Transport: "Con la pandemia rivoluzionato tanto, ma sempre presenti e attivi"

A un anno abbondante dall'inizio della pandemia come si è adeguata Trenitalia alla nuova situazione? E su cosa si punta per il futuro? Luigi Corradi, ad e dg Trenitalia, ne ha parlato in un'intervista a Transport: "Il covid ha avuto ripercussioni enormi sul trasporto: per noi è stato come un tsunami. C'è stato un periodo iniziale di riorganizzazione dell'azienda, abbiamo dovuto creare un nuovo modello di gestione: una delle cose più complesse è stata mantenere il numero di treni, soprattutto regionali, per permettere alle gente che ne aveva bisogno di muoversi. Abbiamo però dovuto diminuire il personale sui treni e abbiamo dovuto garantire la sicurezza tra sanificazione, distanziamento e altre operazioni di questo tipo". 

Sull'attenzione all'ambiente e le prospettive future: "Il treno ha il green nel dna, perché siamo quasi totalmente elettrici. Stiamo lavorando su quelli diesel ancora in circolazione, perché si affiancano a quelli elettrici nelle stazioni e si rischia di creare problemi. Stiamo già mettendo su rotaia dei treni bi-modali, con cui potremo andare a batteria senza far ricorso al motore diesel in alcune particolari manovre. Lo stesso vale per i treni full battery o per quelli a idrogeno". 

E poi sui servizi a misura di passeggero: "Da qualche anno abbiamo intrapreso il percorso per portare il livello del servizio AV anche sulla rete regionale: abbiamo fatto tantissimo già in quest'ottica, abbiamo una grande attenzione. La risposta della clientela è soddisfacente.