Trasportounito attacca l’Albo: “Così non rappresenta più l’autotrasporto”
di Carlotta Nicoletti
L’associazione chiede l’annullamento del rinnovo del Comitato Centrale e propone una ricostruzione dell’Albo da zero
Trasportounito ha presentato una contestazione formale contro la procedura di rinnovo del Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori. Secondo l’associazione, l’Albo ha perso ogni legame con la categoria e necessita di una riforma radicale.
Crisi dell’Albo – Il Comitato Centrale dell’Albo, istituito oltre 50 anni fa, non è più percepito come la “casa comune” dell’autotrasporto italiano. Oggi, denuncia Trasportounito, è escluso da qualunque visione strategica o ruolo di supporto concreto alle imprese del settore.
Azioni legali – L’associazione ha inviato una formale richiesta di annullamento del procedimento di rinnovo al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. “Siamo di fronte ad atti che negano l’identità istituzionale e professionale dell’Albo”, afferma Maurizio Longo, segretario nazionale di Trasportounito.
Richiesta di riforma – Secondo Longo, è urgente “un organismo stabile di confronto” che coinvolga non solo le imprese ma anche i lavoratori. L’attuale struttura, sostiene, è inadeguata a rappresentare gli interessi reali del settore.
Critiche alla normativa – Trasportounito chiede anche l’eliminazione della tassa annuale e di una normativa che considera “ambigua”, responsabile di aver trasformato l’Albo in un soggetto istituzionale “anomalo” e distante dalla realtà operativa delle imprese.
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