Tipografi e fotografi, a rischio oltre 500 microimprese in tutta la Liguria
di Marco Innocenti
Il settore è uno dei più colpiti a causa del blocco di fiere ed eventi: cali di fatturato di oltre il 33%
Un calo del fatturato di oltre un terzo tra 2020 e 2019 e prospettive incerte per il 50% delle micro e piccole imprese del settore. Parliamo dei fotografi e dei tipografi, attività ad alta vocazione artigiana, con oltre 500 micro e piccole imprese in Liguria, che in questo ultimo anno hanno pagato molto care le conseguenze legate alle restrizioni attuate per limitare il contagio da Covid. In particolare, la drastica riduzione di eventi pubblici e celebrazioni, lo stop al settore congressuale in presenza, le limitazioni alla mobilità e al turismo, le difficoltà del settore della pubblicità e il calo delle vendite di prodotti editoriali cartacei.
In Liguria il settore conta 288 micro e piccole tipografie artigiane e 231 fotografi artigiani. Le tipografie sono così suddivise tra le province: 164 a Genova, 61 a Savona, 32 a Imperia, 31 alla Spezia. Per quello che riguarda invece la fotografia, troviamo 109 micro e piccole imprese a Genova, 50 a Savona, 40 alla Spezia, 32 a Imperia.
A livello nazionale, a fine 2020, si contano 39.402 imprese tra fotografi e tipografi, di cui il 62,7% artigiane (24.702). Sono 25.662 i tipografi (55,3% nell’artigianato, pari a 14.198 imprese) e 13.740 i fotografi (76,4% nell’artigianato, pari a 10.504 imprese). In termini occupazionali queste imprese sommano 112.992 addetti, di cui ben 8 su 10 lavorano in una micro e piccola realtà artigiana.
«Un settore di cui si parla troppo poco, ma è uno dei più colpiti dalla crisi innescata dalla pandemia di Covid – commenta Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria –Tipografi e fotografi, negli ultimi anni, hanno per giunta dovuto fare i conti con gli effetti della rivoluzione digitale. E ora queste micro imprese, essendo parte dell'indotto legato al turismo, al settore congressuale e agli eventi, hanno subito un altro drastico calo di lavoro e di fatturato: sosteniamo quindi con forza le richieste avanzate al governo dalla Confartigianato nazionale».
Il riferimento è alle proposte di Confartigianato a sostegno del settore, che sono in sintesi l’Iva agevolata con aliquota al 5% o al 10% per la stampa su carta o cartone riciclati e credito d'imposta del 50% per depliant, volantini e manifesti.
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