Tennis, Fognini in top 10: "È il compimento di un sogno"
di Redazione
2 min, 30 sec
Record per il tennista italiano emozionato per il traguardo raggiunto
È fuori dal Roland Garros, ma Fabio Fognini può ugualmente esultare per aver raggiunto un traguardo storico pur senza scendere in campo. Il tennista ligure da lunedì farà parte della top ten della classifica mondiale Atp, terzo italiano di sempre nell'era Open dopo Adriano Panatta, che raggiunse il quarto posto nel 1976, e Corrado Barazzutti, settimo nel 1978. Ci sono voluti 41 anni, quindi, per avere di nuovo un azzurro nell'elite e Fognini ha compiuto l'ultimo passo grazie alla vittoria di Roger Federer sul connazionale Stanislas Wawrinka in uno dei quarti dell'Open parigino. L'elvetico meno talentuoso tra i due in campo oggi era l'unico a poter stoppare l'ascesa di Fognini, ma avrebbe dovuto portare a casa il titolo. L'evento è stato scongiurato da King Roger con un successo in quattro set (7-6, 4-6, 7-6, 6-4) prologo di una semifinale contro Rafa Nadal, impostosi invece 6-1, 6-1, 6-3 su Kei Nishikori. L'incontro sul Suzanne Lenglen, combattuto e spettacolare, ha avuto quindi in Fognini uno spettatore più che interessato e che ora potrà fregiarsi di un onore riservato a pochissimi tennisti italiani.
Fognini ha commentato: "Mi rivedo bambino sul campo da tennis con la racchetta più grande di me e penso: 'Ne ha fatta di strada questo bambino'. In questo momento sono felice e il ringraziamento va alla mia famiglia, a mia moglie e mio figlio, agli amici e a tutte le persone che mi sono sempre state vicino - ha raccontato il tennista ligure - Lunedì sarà emozionante vedere il numero 10 accanto al mio nome. Questo è un piccolo grande tassello che si aggiunge ad altri e mi spinge a continuare a dare tutto me stesso per questo sport che amo".
Prima del '73, la classifica non era stilata dal computer ma da giornalisti famosi, che registrarono gli exploit di Nicola Pietrangeli, indicato come numero tre del mondo (e numero uno sulla terra rossa) nel 1959 che nel 1960, e negli anni Trenta quelli Uberto de Morpurgo (n.8 nel 1930) e Giorgio De Stefani (n.9 nel 1934). I due quarti odierni sono stati entrambi interrotti da una gran temporale per circa un'ora. Federer era in vantaggio 2-1 sull'amico e non ha risentito dello stop, riprendendo il filo del discorso dal 3-3 del quarto set per chiudere con un netto 6-4. Più facile la ripresa per Nadal, che era avanti 2-0 e dal 4-2 nella terza partita ha avuto presto ragione di un Nishikori stanco per la maratona di due giorni agli ottavi col francese Paire. L' elvetico e lo spagnolo si incontreranno per la 39/a volta, anche se a Parigi si è sempre imposto il secondo, che ha in bacheca ha ben 11 titoli del Roland Garros, compresi gli ultimi due. "Sono molto soddisfatto del mio gioco - ha detto Nadal - e anche pieno di emozioni. Essere ancora qui in semifinale è davvero incredibile". Gli altri due quarti vedranno di fronte da una parte il favorito numero 1, Novak Djokovic, e Alexander Zverev che aveva eliminato Fognini, dall'altra l'austriaco Dominick Thiem e il russo Karen Khachanov, unico dei quattro a non far parte della top ten.
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