Telescopio genovese cattura un'immagine della cometa Lemmon a 110 milioni di km dalla Terra
di R.S.
Il corpo celeste, scoperto il 3 gennaio 2025 grazie a un telescopio in Arizona, sta attraversando una fase di rapido e inatteso aumento di luminosità
È stato un telescopio dell’Osservatorio Astronomico del Righi a catturare, alle 4:47 di questa mattina, una suggestiva immagine della cometa Lemmon, protagonista del cielo autunnale. Il corpo celeste, scoperto il 3 gennaio 2025 grazie a un telescopio da 1,5 metri sul Mount Lemmon in Arizona, sta attraversando una fase di rapido e inatteso aumento di luminosità, tanto da essere potenzialmente visibile anche a occhio nudo nei prossimi giorni.
«La cometa è già osservabile prima dell’alba, verso nord-est, sotto cieli bui, come una tenue macchia luminosa nella zona della costellazione dell’Orsa Maggiore», spiegano gli esperti del Righi. Dal 20 ottobre, in coincidenza con il suo massimo avvicinamento alla Terra (89 milioni di km) previsto per il 21 ottobre, sarà più facile scorgerla anche dai centri abitati, probabilmente a occhio nudo subito dopo il tramonto.
La cometa Lemmon è classificata come periodica, con un’orbita che la riporta nei pressi del nostro pianeta ogni circa 1.154 anni. Attualmente si trova a 110 milioni di chilometri dalla Terra, distanza che si accorcerà fino al perigeo, mentre il passaggio più vicino al Sole avverrà il prossimo 8 novembre.
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