"Tartufando" in piazza Sarzano, al via l'edizione 2019

di Marco Innocenti

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Da giovedì 14 novembre produttori, tartufai ed esperti ma anche piatti e street food a base di tartufo

I caruggi di Genova tornano a profumare di tartufo: giovedì 14 novembre parte la terza edizione di Tartufando, che fino a domenica 17 porterà intorno a piazza Sarzano produttori, mastri tartufai ed esperti, oltre naturalmente a tanti curiosi e appassionati che vorranno gustare uno fra i 120 piatti alla carta o di street food proposti. “Dalla prima edizione del  2017 abbiamo saputo crescere sempre – dice Matteo Zedda, presidente del CIV di Sarzano e Sant’Agostino - e soprattutto riportare l’attenzione verso la qualità. La riqualificazione dei territori e il riuscire a riportare il buon commercio passano attraverso il saper riscoprire l’altissima qualità del territorio stesso”.

In tre anni di Tartufando sono stati qualcosa come 30mila i pasti serviti, vedendo crescere gli esercizi commerciali coinvolti, praticamente raddoppiati rispetto ai 18 della prima edizione. Oggi infatti sono già 35, per una manifestazione che anche quest’anno porterà in piazza, durante il weekend, gli esperti tartufai e i loro cani per spettacoli e dimostrazioni. “Un evento bello per la nostra città – commenta l’assessore al commercio Paola Bordilli - che parla delle realtà commerciali che la animano e la fanno vivere nell’ambito di una ristorazione di alta qualità. E’ un’iniziativa che ci dice che si può lavorare bene per un centro storico di forte appeal sia per la nostra città che per i visitatori”.

“E’ una cosa intrigante – aggiunge Andrea Benveduti, assessore regionale allo sviluppo economico - Il tartufo a pochi metri dal mare. D’altra parte è tipico della nostra orografia: in Liguria, nelle colline e nell’entroterra, si sente odore di mare e si sente anche l’odore del tartufo e dei funghi. Abbiamo voluto avvicinare anche questo prodotto di altissimo livello ai caruggi. Il nostro entroterra viene così a visitare il mare. Magari un giorno porteremo il pesce nell’entroterra”.