Superbonus 110% in Liguria: 356 edifici e 53 milioni d'investimenti
di Marco Innocenti
L'allarme di Confartigianato: "I ponteggi e le materie prime scarseggiano e i loro prezzi sono alle stelle"
Ci sono 356 edifici, 52,9 milioni di euro di investimenti ammessi a detrazione, 61,8% di lavori realizzati per un totale di quasi 32,7 milioni di euro di investimenti. Quasi 58,2 milioni di detrazioni previste a fine lavori, di cui 35,9 milioni maturati per lavori conclusi. Sono i numeri liguri del Superbonus 110%, resi noti dall'ultimo report dell'Enea e del ministero per la Transizione ecologica, aggiornato al 31 agosto 2021. Li segnala Confartigianato in una nota avvertendo però delle criticità del settore tra rincaro dei prezzi, scarsità di manodopera: senza interventi strutturali, sottolinea, l'edilizia rischia di fermarsi.
A livello nazionale, le asseverazioni interessate all'incentivo sono 37.128, il totale del investimenti ammessi a detrazione ammonta a 5,685 miliardi di euro, mentre quelli relativi a lavori conclusi ammessi a detrazione sono pari a 3,9 miliardi circa. Numeri che, in Liguria così come in Italia, dimostrano quanto gli incentivi fiscali stiano sostenendo la domanda di manutenzione degli immobili: nel secondo trimestre del 2021 la quota di consumatori che indicano certa o probabile una ristrutturazione della propria abitazione raggiunge il massimo storico del 22,9%.
"Sicuramente i bonus fiscali hanno portato un incremento del lavoro e hanno dato una prima importante spinta alla ripartenza del settore. Ma non mancano le criticità, molte e da attenzionare - fa notare Paolo Figoli, presidente di Confartigianato La Spezia, chiedendo una rapida definizione di eventuali proroghe dei bonus - E' decisivo che tali riforme diventino strutturali. Se così non fosse, il rischio è che tutto questo si riduca a un fuoco di paglia, deleterio per le nostre imprese e inutile per la ripresa del settore".
"I ponteggi e le materie prime scarseggiano e i loro prezzi sono alle stelle - segnala tra le criticità Vico Mangano presidente regionale dei costruttori edili di Confartigianato -. I rincari sono arrivati a toccare in alcuni casi anche il 40% e il 50%. Bisogna agire sul prezzario regionale e nazionale. Il governo deve muoversi subito e con un intervento forte e deciso: se andiamo avanti così l'edilizia non solo non si riprende, ma si fermerà del tutto".
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