Storico marchio Moody chiude a Genova, dipendenti senza tutele e futuro incerto: "Licenziamenti mascherati da trasferimenti"

di Emilie Lara Mougenot

La chiusura definitiva dello storico locale di Piazza Piccapietra lascia i lavoratori senza garanzie. La Filcams Cgil annuncia battaglia per proteggere i posti di lavoro

La chiusura definitiva del ristorante-bar Moody in Piazza Piccapietra segna l'addio a un altro storico marchio di Genova, lasciando i dipendenti in balia dell'incertezza. L’incendio di settembre ha aggravato la situazione, ma secondo la Filcams Cgil di Genova, la decisione della holding svizzera proprietaria del locale di non riaprire ha sancito un colpo finale ai lavoratori.

Chiusura definitiva – "Faremo tutto quanto necessario per tutelare i lavoratori e garantire la continuità di reddito," ha dichiarato Maurizio Fiore, Segretario Filcams Genova, durante la vertenza. La società ha scelto la via più veloce, chiudere e trasferire i dipendenti altrove in Italia.

Assenza di tutele – Fiore ha criticato la scelta della società di non attivare gli ammortizzatori sociali previsti: "Non si disimpegna solo dai dipendenti, ma anche dal territorio."

Mobilitazione – La Filcams ha già annunciato un'assemblea permanente davanti al Moody. "Non ci fermeremo qui," ha concluso Fiore, "pronto a portare avanti la battaglia sindacale."