"Staglieno si a[ni]ma", Comune di Genova e Terzo Settore per un turismo sostenibile
di Marco Innocenti
Il progetto che punta a valorizzare il patrimonio storico, artistico e culturale del cimitero monumentale genovese
Mettere a sistema tutti gli stakeholder del territorio, istituzionali e non, per valorizzare il patrimonio storico, artistico e culturale del Cimitero Monumentale di Staglieno, facendone conoscere sempre di più, e sempre meglio, i monumenti, le opere d’arte e le bellezze uniche al mondo. È l’obiettivo di “Staglieno si a[ni]ma”, il progetto del Comune di Genova, di cui è capofila l’associazione di promozione sociale GenovaFa, finanziato dalla Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando “I luoghi della cultura 2020-2022”, co-finanziato dall’Università di Genova e con il sostegno attivo della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Liguria (SABAP).
"Questo importante progetto – dichiara l’assessore ai servizi civici Massimo Nicolò – ci consentirà di procedere, in collaborazione con il mondo dell’impresa e del Terzo Settore, a una rivalutazione e riqualificazione complessiva di Staglieno dal punto di vista artistico e culturale, nell’ottica di incrementarne i flussi turistici. Il Cimitero di Staglieno vanta una quantità impressionante di monumenti e opere d’arte: un patrimonio di bellezza che intendiamo conservare e far conoscere a tutti, genovesi e turisti. Ringrazio la Fondazione Compagnia di San Paolo per avere creduto nel progetto, il mio predecessore Stefano Balleari per il lavoro svolto nell’interesse della città e tutti i soggetti coinvolti in questo ambizioso programma di salvaguardia e valorizzazione delle bellezze di Staglieno".
Il progetto “Staglieno si a[ni]ma” si sviluppa su due assi tematici: Restauro – Didattica e Alta Formazione, Cultura e Territorio, e si propone come un primo, importante contributo allo sviluppo di un piano strategico mirato a “sistematizzare” la fruizione del Cimitero come luogo di cultura attraverso una collaborazione continuativa tra Comune, Terzo Settore e impresa. Il tutto sulla base di un approccio multidisciplinare che “si prende cura” della memoria collettiva attraverso una dimensione partecipata che mira a favorire un turismo lento, diffuso e sostenibile.
"Il Cimitero Monumentale di Staglieno – spiega l’assessore allo sviluppo economico, turistico e marketing territoriale Laura Gaggero – è da sempre una meta ambita e apprezzata dai turisti che visitano la nostra città, soprattutto di nazionalità straniera, ed è molto conosciuto in Italia e all’estero. Con il progetto “Staglieno si a[ni]ma”, che ci consente di avere una mappatura delle opere d’arte e dei monumenti presenti nel Cimitero, intendiamo dare un impulso ulteriore alle visite guidate che già oggi attirano molti flussi, consentendo di far conoscere ancora di più Genova".
Riguardo alla direttrice Restauro – Didattica e Alta Formazione, è previsto che il Centro lapideo di Staglieno diventi sede di attività didattiche e di laboratorio, aprendosi alle scuole di specializzazione per attivare un percorso virtuoso di formazione, ripristino e manutenzione del patrimonio artistico sotto l’egida dell’Amministrazione e della Soprintendenza e con il contributo attivo dell’Università di Genova. Agli allievi provenienti da fuori Regione sarà proposta la formula Campus: potranno usufruire di un pacchetto ospitalità completo, con una ricaduta anche sul comparto alberghiero. Gli operatori del restauro locali svolgeranno un importante ruolo di cerniera, garantendo la continuità dei singoli campus di formazione-intervento.
Il secondo asse tematico, Cultura e Territorio, è altrettanto importante e prevede di incrementare gli accessi e flussi turistici nel Cimitero Monumentale focalizzandosi su quattro segmenti: Segmento locale (i Genovesi scoprono/tornano a Staglieno); Scuole (cultura del territorio, radici e memoria dell’identità genovese, ligure e italiana); Segmento internazionale-multiculturale (Campi internazionali, Altri culti); network ASCE (Associazione dei cimiteri storico-monumentali in Europa).
"L’impegno di GenovaFa sul progetto “Staglieno si a[ni]ma” – commenta la presidente dell’associazione GenovaFa Caterina Fasolini – è rivolto ancora una volta ad aprire una strada, una nuova modalità di partecipazione attiva che convogli risorse, economiche e non, nella protezione di un patrimonio che non è soltanto di Genova, ma del mondo".
Per coinvolgere giovani e scuole, il progetto prevede di declinare gli itinerari tematici secondo varie fasce d’età (scuola primaria, scuola secondaria di primo grado, scuola secondaria di secondo grado), mentre per migliorare la visibilità del Cimitero a livello internazionale saranno realizzati percorsi internazionali e multiculturali in collaborazione con le scuole e le comunità straniere presenti in città.
Alcuni dei molti possibili itinerari tematici sono già attivi e fruibili e l’idea è quella di legare ai grandi eventi della città un percorso artistico sullo stesso tema, come è già accaduto per Euroflora e l’itinerario Fiori di Pietra, o come accadrà per il Salone Nautico 2021 con l’itinerario dedicato al mare.
"Il progetto “Staglieno si a[ni]ma” promosso dall’associazione GenovaFa – aggiunge il membro del Comitato di Gestione della Fondazione Compagnia di San Paolo Nicoletta Viziano – è stato uno dei due vincitori genovesi partecipanti al bando “I luoghi della cultura 2020-2022” della Fondazione Compagnia di San Paolo. Il bando aveva la finalità di rafforzare il ruolo che il patrimonio culturale riveste per le comunità di riferimento come asse portante della ricchezza del nostro paese e come elemento identitario per lo sviluppo del territorio. La collaborazione tra gli enti coinvolti mira a creare un modello di gestione e valorizzazione del Cimitero Monumentale di Staglieno creando nuovi percorsi tematici ed eventi culturali per aumentare la fruizione del bene stesso, elementi fondamentali per lo sviluppo sostenibile dell’agenda 2030 a cui la Fondazione Compagnia di San Paolo fa riferimento".
La prima fase del progetto, attualmente in corso, prevede il monitoraggio, la misurazione e l’analisi dei parametri di riferimento. A tal fine è stato appena installato sui varchi di accesso un sistema di sensori e i dati quantitativi sugli accessi andranno a completare l’analisi dei flussi, permettendo di valutare l’efficacia delle varie azioni. Una volta ultimate la mappatura degli stakeholder e la raccolta dei dati quali-quantitativi di riferimento, scatterà la prima fase operativa. In particolare, è prevista la costituzione di un Board scientifico con funzioni di indirizzo utili alla costruzione di una rete qualificata di riferimento. I candidati al Board sono: Caterina Olcese Spingardi (SABAP), Giovanna Franco (Università di Genova) e lo scultore e mecenate americano Walter Arnold, alla guida di AFIMS (American Friends of Italian Monumental Sculpture).
Alla base di “Staglieno si a[ni]ma”, realizzato con l’importante contributo economico della Fondazione Compagnia di San Paolo (99mila euro), c’è la volontà di creare un “Sistema Staglieno”, con la messa a punto di un modello sostenibile che sperimenta, insieme a GenovaFa, un progetto pilota capace di produrre valore a favore del territorio e della conservazione del Cimitero Monumentale: un vero e proprio museo a cielo aperto della scultura del XIX secolo che custodisce un patrimonio di memoria, storia, arte e bellezza da conservare, valorizzare e far conoscere ovunque.
"Presentare e perorare la causa dell’associazione GenovaFa è stato uno dei primi atti che ho compiuto da neo assessore ai servici civici – dichiara il consigliere regionale della Liguria ed ex assessore del Comune di Genova, Stefano Balleari – e per me è un vero piacere poter vedere che quel progetto è diventato una realtà. Il valore dell’opera d’arte a cielo aperto che è il Cimitero Monumentale di Staglieno potrà essere maggiormente valorizzato con l’impegno di tutti e con progetti di questa natura. Ringrazio, innanzitutto la Fondazione Compagnia di San Paolo, che ha creduto in questo bel progetto, chi mi ha invitato a questa presentazione, chi si è occupato del progetto che oggi è nelle sapienti mani dell’amico Massimo Nicolò a cui vanno i miei complimenti per come ha portato a termine il progetto".
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