Spezia, Pecunia: "Sommovigo candidatura non sostenibile. Costruiremo con altri l'alternativa a Peracchini"

di Marco Innocenti

1 min, 40 sec

Il no di Italia Viva: "Dopo mesi di litigi, lotte intestine diktat e candidature bruciate, il Pd ha preferito l'alleanza con i 5Stelle"

Spezia, Pecunia: "Sommovigo candidatura non sostenibile. Costruiremo con altri l'alternativa a Peracchini"

Nemmeno il tempo per Piera Sommovigo di accettare la propria candidatura a sindaco della Spezia per il centrosinistra che, a breve giro di posta, arriva la rottura con Italia Viva. "La miracolosa sintesi della candidatura di Piera Sommovigo non può essere accettata e sostenuta da Italia Viva, che si sente parte integrante dell’area riformista" scrive in una nota la consigliera comunale di Italia Viva Federica Pecunia.

"Abbiamo chiesto ripetutamente di essere inseriti nella discussione del centrosinistra - prosegue Pecunia - per poter contribuire alla definizione di un programma e di una candidatura alternativa a quella di Peracchini alle prossime elezioni amministrative. Lo abbiamo fatto forti di un’opposizione meticolosa e costante, portata avanti in questi anni contro un’amministrazione e un sindaco completamente inadeguati”.

“Abbiamo chiesto le primarie per arrivare, con una scelta democratica, alla definizione di una candidatura e di un programma. Nonostante chiare richieste pubbliche e la ragionevolezza della proposta di allargare il campo di forze, il Pd e la sinistra massimalista, hanno preferito l’alleanza con il Movimento cinque stelle e deciso di escludere tutti i partiti riconducibili all’area riformista. Lo hanno fatto bruciando candidature su candidature (tra le quali quella autorevolissima del dottor Alberto Nardini, che non meritava di essere trattato in questo modo) e accumulando un ritardo che ha consentito a Peracchini di rinsaldare l’alleanza e recuperare parte delle sue evidenti quanto pubbliche difficoltà".

"Si sono persi mesi in litigi, guerre tra correnti interne ai partiti, lotte intestine, diktat pubblici e privati - prosegue Pecunia - che hanno fatto apparire questa compagine come totalmente incapace di avanzare una proposta forte e autorevole. Tutti questi errori sono stati commessi senza avere l’umiltà di coinvolgere le forze riformiste e chiedere loro un’opinione"

"Si è persa una grande occasione per responsabilità di cui non abbiamo alcuna colpa. Saremo impegnati a costruire, insieme ad altre forze, la vera alternativa a Peracchini” conclude Pecunia.