Spezia, Gyasi: "Dopo il gol-salvezza vendo uova di Pasqua per i bambini del Ghana"

di Redazione

1 min, 18 sec

"L'iniziativa ha avuto un successo incredibile, grazie soprattutto ai miei compagni. Abbiamo raccolto 15 mila euro, mio zio ad Accra si preoccuperà che tutto vada bene"

Spezia, Gyasi: "Dopo il gol-salvezza vendo uova di Pasqua per i bambini del Ghana"

E' l'uomo copertina in casa Spezia, colui che, con la sua rete allo scadere contro il Venezia, ha permesso alla squadra di Thiago Motta di fare un passo decisivo nella lotta salvezza.

Ma Emmanuel Gyasi è anche il calciatore che durante la settimana, tra un allenamento e l'altro, bussa alla porta dei tifosi per consegnare le uova di Pasqua che finanziano la sua associazione che crea progetti solidali in Ghana.

"E' stata fondata qualche anno fa, poi la mia fidanzata Carolina (Rossi, figlia del direttore sportivo del Sassuolo) ha avuto l'idea di portarla in Italia - spiega - e abbiamo avuto un riscontro incredibile. Pensavamo di vendere cento uova, invece siamo finiti a dover chiudere le prenotazioni a 250, perché sono prodotti artigianali e non ci sarebbe stato il tempo di prepararne altre".

I primi a partecipare all'iniziativa sono stati i suoi compagni, presenti e passati, allo Spezia, insieme a dipendenti e dirigenti della squadra ligure.

"Dovrei citarli tutti, ma mi sento di fare i nomi di Daniele Verde e Riccardo Saponara per la loro generosità. Ad oggi abbiamo raccolto 15 mila euro. Ad Accra, la capitale del Ghana, opera mio zio con il quale ci occupiamo di scegliere i progetti da sostenere. Nel mio Paese ci sono tante fasce deboli: orfani, disabili, donne maltrattate, abitanti dei villaggi rurali in cui non c'è acqua potabile o elettricità".

Gyasi, nato in Italia da una famiglia di migranti, è arrivato in serie A dopo una lunga gavetta calcistica iniziata dalle giovanili del Torino. Ora sogna la convocazione per il mondiale in Qatar.