Spending review, Botta: "Staccherà la spina a innovazione e promozione internazionale"
di Redazione
Così il direttore di Spediporto sulla proposta prevista nella legge di bilancio
L'annuncio di una prossima campagna di spending review che dovrebbe investire porti e AdSP italiane continua a far discutere. "Una spending review dei porti - ha affermato Giampaolo Botta, direttore generale di Spediporto - potrebbe staccare la spina all'aggiornamento tecnologico e alla promozione della nostra portualità a livello internazionale. E' questo ciò che accadrebbe se trovassero piena conferma le voci che cominciano a circolare in materia di interventi sulla portualità".
"Porre una soglia di spesa sotto la media degli ultimi due anni - ha proseguito il direttore generale dell'associazione degli spedizionieri genovesi - significa che la nostra portualità si presenterà ancora più indebolita a livello internazionale sotto molteplici aspetti. Uno tecnologico: il tema della digitalizzazione dei varchi e delle procedure in ambito portuale sono uno degli assi strategici del futuro per tutta la portualità nazionale, questo tema interviene poi anche sui tempi medi di attesa in ambito portuale da parte di autotrasporto. Se confermato metterebbe un serio stop all'efficienza portuale. Uno invece di marketing territoriale: visitando le più importanti fiere al mondo ci si rende conto di quanto il marketing sia importante. Da noi in Italia scarseggia il coordinamento e la cooperazione tra i porti. Ridurre i capitoli di spesa significherebbe abbassare la luce a livello internazionale sulle poche eccellenze che ancora riusciamo a mostrare".
"La sensazione generale è il governo abbia smarrito un concetto fondamentale - ha concluso Botta - La portualità e la logistica sono il futuro di questo paese. L'incertezza sugli investimenti in infrastrutture, essenziali, a cui ha fatto seguito la debole posizione in sede europea sia sul tema della tassazione delle Autorità che su quella della Ber ed ora la posizione in sede di spending review mostrano uno stato confusionale del nostro governo. Questi sono anni di scelte strategiche, c'è bisogno di visione e chiarezza, qui invece sembra che manchino anche i fondamentali".
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