Skymetro Genova, Rixi. "Senza impegno del Comune le risorse andranno perse”
di Carlotta Nicoletti - Matteo Cantile
In gioco 400 milioni di euro già stanziati, i fondi torneranno nel fondo unico e saranno riassegnati ad altri Comuni pronti a partire
Il futuro dello SkyMetro di Genova, pensato per collegare la Val Bisagno al centro città, è appeso a un filo. Il progetto è tecnicamente pronto, ma senza un impegno chiaro del Comune a procedere entro dicembre 2025, il finanziamento di 400 milioni sarà revocato. È l’avvertimento del viceministro Edoardo Rixi, che ricorda: “Non ci sarà una nuova proroga. O si parte, o si perde tutto”.
Il nodo normativo – Il progetto SkyMetro era stato finanziato dall'allora ministro ai Trasporti Giovannini e una recente norma, inserita nella legge di bilancio 2024 e poi convertita in decreto, fissa un limite invalicabile: entro il 31 dicembre 2025 le opere devono essere appaltate. “L'anno scorso molti Comuni hanno accumulato ritardi – ha spiegato Rixi – e per evitare altri slittamenti, le proroghe sono state bloccate per legge”.
Iter tecnico già completato – Il progetto, studiato per superare le complessità idrogeologiche della Val Bisagno, ha già ottenuto il via libera del Consiglio superiore dei lavori pubblici ed è cantierabile. “Non si può scavare sotto il fiume né restringerne l’alveo – ha precisato Rixi – da qui la scelta di una metropolitana sopraelevata. Le soluzioni alternative, come il tram, non sono tecnicamente fattibili in quell’area”.
Nessun segnale dal Comune – A oggi, Palazzo Tursi non ha inviato alcuna comunicazione ufficiale sulla volontà di andare avanti. “Nessuna lettera, nessun atto – ha detto il viceministro –. Anzi, la sindaca Salis ha manifestato più volte la volontà di cambiare completamente l’opera”. In quel caso, però, si dovrebbe ripartire da zero: “Significa almeno tre o quattro anni di nuovo iter tecnico, e la perdita del finanziamento attuale”.
Una finestra nel 2026 – Se il Comune confermasse la volontà di realizzare lo SkyMetro, anche oltre la scadenza del 2025, ci sarebbe una possibilità: “Il nuovo fondo che parte a gennaio 2026 dà priorità ai progetti già avanzati, a patto che siano corredati da un cronoprogramma chiaro. Ma serve una scelta politica, subito”.
Scenari aperti – In caso contrario, i fondi torneranno nel fondo unico e saranno riassegnati ad altri Comuni pronti a partire. “Le risorse sono bloccate da anni per opere che non si muovono – ha concluso Rixi – mentre ci sono città che potrebbero cantierare subito”. Inoltre era stato dato un anticipo per l'opera di 19 milioni che ora i Comune di Genova dovrà restituire al Ministero.
Per restare sempre aggiornati sulle principali notizie sulla Liguria seguiteci sul canale Telenord, su Whatsapp, su Instagram, su Youtube e su Facebook.
Condividi:
Altre notizie
Astronomia, una "stella cometa" illumina il cielo del periodo natalizio
14/12/2025
di Sagal
Confartigianato, sotto Natale due cacce al tesoro e dieci casette per promuovere gli acquisti artigianali
13/12/2025
di Carlotta Nicoletti
Natale a Genova, la città si accende tra presepi viventi, musica e la Casa di Babbo Natale
13/12/2025
di Redazione
Liguria, psicologi in forte crescita: oltre 3.300 professionisti, raddoppiate le iscrizioni in dieci anni
13/12/2025
di Stefano Rissetto
Pinguini Tattici Nucleari a Genova per il capodanno. Samu Mara: "Contento per la mia prima conduzione"
13/12/2025
di Carlotta Nicoletti
H.A.L.E il drone solare che porta internet nelle aree interne, via allo studio di fattibilità
13/12/2025
di Carlotta Nicoletti
