Skymetro, i comitati per il Sì attaccano il tram in Valbisagno: costoso, lento e troppo invasivo per la vallata

di Carlotta Nicoletti

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“La valle non può permettersi altri cantieri pesanti”

Skymetro, i comitati per il Sì attaccano il tram in Valbisagno: costoso, lento e troppo invasivo per la vallata

I comitati del Sì allo skymetro elecano i motivi per cui la proposta alternativa del tram è considerata impraticabile, tanto da non essere mai arrivata nemmeno all’esame tecnico degli organi competenti.

Infrastruttura leggera – Secondo i comitati per il Sì allo SkyMetro, il tram in Val Bisagno comporterebbe tempi di percorrenza troppo lunghi (30-35 minuti) e richiederebbe la posa di due binari che occuperebbero metà carreggiata, in molti tratti insufficienti per ospitarli.

Viabilità compromessa – L’introduzione del tram implicherebbe la perdita di numerosi parcheggi e deviazioni del traffico sulla sponda sinistra. “La valle non può permettersi altri cantieri pesanti”, aveva già affermato il presidente della Regione Bucci.

Problemi tecnici – I binari del tram necessitano di scavi profondi e lo spostamento di sottoservizi come gas, acqua, fognature, cavi elettrici e dati. Secondo i comitati, la corrente di ritorno dei tram potrebbe interferire con le reti esistenti. Inoltre, sotto il manto stradale scorrono decine di rivi che verrebbero interrotti dagli scavi.

Costi e fondi a rischio – Il progetto del tram non solo non è finanziato, ma ne richiederebbe uno nuovo, con tempi e risorse da reperire. I 400 milioni già stanziati per lo SkyMetro andrebbero invece restituiti. “Il tram in zona esondabile non sarebbe mai autorizzabile”, ha dichiarato il viceministro Edoardo Rixi.

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