Sicurezza sul lavoro, Cisl Liguria: “Basta demagogia sulla pelle dei lavoratori”

La tragica morte di un lavoratore nel porto di Genova è l’ennesimo episodio che solleva il tema della sicurezza sul lavoro in Liguria. A seguito di questa ennesima tragedia, la Cisl Liguria, con il segretario generale Luca Maestripieri e il segretario generale Fit Cisl Liguria Mauro Scognamillo, esprime forte disappunto contro le dichiarazioni e le iniziative che considerano come poco concrete, un “giocattolo per mettersi la coscienza a posto”.

“Non accettiamo più il giochino della moltiplicazione dei tavoli”, affermano i due sindacalisti. “Le parole e le riunioni che non portano a risultati concreti non servono. Quando si parla di sicurezza sul lavoro, è fondamentale che i tavoli siano accompagnati da risorse concrete, destinate agli interventi sul campo. La Cisl e la Fit Liguria sono pronte a partecipare solo a tavoli veri, in cui si discutano soluzioni reali e si mettano sul piatto risorse da investire nella sicurezza dei lavoratori.”

L'invito, quindi, è chiaro: investire nella sicurezza significa, prima di tutto, aumentare la presenza degli ispettori nei porti e nei cantieri. Maestripieri e Scognamillo chiedono anche un aumento delle ore dedicate agli RLS (Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza) nei siti, ricordando che le attuali risorse sono assolutamente insufficienti. “Gli RLS oggi hanno a disposizione ore ridicole, senza le quali è impossibile garantire una sorveglianza adeguata,” sottolineano.

Infine, i due segretari regionali lanciano un ultimatum a chi governa la regione: “Se il presidente Bucci e l’assessore Nicolò preferiscono percorrere altre strade, la Cisl non parteciperà più a questi tavoli”. Un messaggio chiaro, in cui la Cisl ribadisce la necessità di passare dalle parole ai fatti, mettendo la sicurezza dei lavoratori al centro delle politiche regionali.

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