Scuola, l'allarme della Cisl: "In Liguria arrivato solo il 10% dei banchi richiesti"

di Redazione

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"Gli istituti hanno chiesto 44mila banchi, ne sono arrivati circa 4000", denuncia Monica Capra, segretaria generale Cisl Scuola Liguria

Scuola, l'allarme della Cisl: "In Liguria arrivato solo il 10% dei banchi richiesti"

A poche ore dalla ripartenza della scuola, il sindacato Cisl Liguria lancia l'allarme sui banchi: il 90% di quelli che servirebbero agli istituti della Regione mancherebbero all'appello. “La richiesta è stata di quasi 44mila in tutta la regione, ne sono arrivati appena il 10%: lunedì le scuole riaprono con la presenza degli alunni. Viviamo una situazione surreale!”, sostiene Monica Capra, segretaria generale della Cisl Scuola Liguria.

“I dati ufficiali dell’Ufficio Scolastico Regionale indicavano in 44mila le richieste di nuovi banchi: oltre 37mila per quelli di diverse dimensioni, circa 6000 quelle per i banchi innovativi. Quelli con le rotelle per intenderci. Numeri che riguardano tutta la Liguria. Ad oggi ci risulta che ne siamo arrivati complessivamente circa 4000”, spiega Capra nella nota diffusa dal sindacato. 

Capra pone l'attenzione anche sulla carenza di personale: “ Una ripresa delle attività difficile  soprattutto per la carenza di personale e notevoli incertezze sul suo utilizzo. Tra i tanti problemi emersi quello degli arredi scolastici forse potrà essere risolto non prima della fine di ottobre, nonostante gli annunci ottimistici del Ministero dell’Istruzione. Sarebbe servita lungimiranza, siamo invece in gravissimo ritardo sia nelle nomine dei supplenti, che coprono oltre il 25% dei posti, e sulla gestione dei cosiddetti lavoratori fragili,  su cui le indicazioni sono state date solo venerdì sera. Sulle supplenze, mancano ancora graduatorie verificate, tanto che toccherà ai dirigenti scolastici valutare caso per caso se il supplente convocato può essere assunto o meno, verificando la regolarità dei titoli dichiarati. Mai come quest’anno sarebbe stato indispensabile avere tutto il personale regolarmente al suo posto fon dall’avvio delle attività. Invece siamo alla solite, anzi, è peggio del solito. La realtà raccontata dalla Ministra è molto diversa d quella reale! Ancora una volta sarà il personale scolastico, dirigenti in testa, a dover gestire una situazione complessa che l’Amministrazione Centrale si dimostra non in grado di gestire”.