Scuola, il ministro dell'Istruzione Bianchi: "Uscire dalle gabbie del '900"

di Gregorio Spigno

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"La scuola deve essere rispondente alla interdisciplinarietà, non deve cumulare informazioni, ne siamo travolti"

Scuola, il ministro dell'Istruzione Bianchi: "Uscire dalle gabbie del '900"

Patrizio Bianchi, ministro dell'Istruzione, ha fatto il punto sulla situazione relativa alla scuola e al periodo pieno di difficoltà con cui gli studenti convivono da ormai più di un anno.

"Siamo convinti che sia necessario prevedere una scuola che vada sempre più verso il tempo pieno, in cui però il tempo pieno non sia solo l'ampliamento di quanto c'è già ora ma sia la possibilità di comprendere la fase complessa della vita che è la crescita, in cui si trasformano corpo mente e atteggiamenti - ha commentanto Bianchi -. Questo implica massicci investimenti su mense e palestre, soprattutto al sud. La sola affermazione più tempo pieno non basta e alle superiori".

"Dobbiamo uscire dalle gabbie del '900 alle superiori in cui tutto era messo in linea: matematica distinta da italiano, ginnastica, religione, il tutto in cocktail. La scuola deve essere rispondente alla interdisciplinarietà, non deve cumulare informazioni, ne siamo travolti. Dobbiamo dare ai nostri ragazzi più strumenti: non deve essere la sommatoria di scienze, matematica e tecnologie. Di stem ce ne vogliono di più e non si tratta di una alternativa alla formazione classica di cui dobbiamo essere orgogliosi. La scuola deve essere maggiormente in grado di dare strumenti critici e di vita collettiva. L'operazione è titanica e non vuole dire riformare la scuola ma ripensare in profondità gli strumenti che servono per affrontare le situazioni come quelle che abbiamo vissuto", ha concluso il ministro.