Scontro Cavo-Pastorino sui finanziamenti al teatro Carlo Felice

di Claudio Cabona

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L'assessore alla Cultura della Regione risponde al capogruppo di Rete a Sinistra/LiberaMente Liguria

Scontro Cavo-Pastorino sui finanziamenti al teatro Carlo Felice
Genova - "È semplicemente un paradosso che un consigliere regionale, a quanto pare molto preoccupato per le sorti del teatro Carlo Felice, polemizzi a più riprese a mezzo stampa perché Regione Liguria si appresta a deliberare uno stanziamento straordinario di 500 mila euro proprio per il teatro. Dove sta il problema? Avremmo dovuto disinteressarci del piano di risanamento dell’ente lirico? - così Ilaria Cavo assessore alla Cultura e allo Spettacolo di Regione Liguria, ribatte al comunicato odierno di Gianni Pastorino, capogruppo di Rete a Sinistra/LiberaMente Liguria – Con il Comune di Genova abbiamo seguito ogni passaggio che ha portato allo sblocco dell’ultima tranche della legge Bray. Pastorino cita relazioni e dati che si riferiscono al passato (in particolare alla relazione annuale della Corte dei conti riferita al 2017) e non fotografano la situazione attuale. Uno degli elementi che ha portato, di recente, allo sblocco dell’ultima tranche della legge Bray è stata proprio una lettera con cui il Presidente Giovanni Toti, il 14 maggio 2018, ha garantito al MiBAC e al MEF uno stanziamento aggiuntivo straordinario di un milione di euro per il 2019: ebbene di questo milione aggiuntivo (rispetto al milione che ogni anno Regione Liguria destina al Carlo Felice), mezzo milione viene destinato mediante Fondo strategico regionale, l’altro mezzo milione viene finanziato con l’attuale assestamento di bilancio. Nessuna emergenza dunque, il consigliere Pastorino può stare tranquillo ed evitare i toni allarmisti di queste ore: questa dotazione straordinaria di 500 mila euro rappresenta semplicemente il mantenimento di un impegno preso un anno fa; un impegno che ha consentito l’approvazione di un piano di risanamento dell’ente lirico avallato, nel frattempo, da due ministeri (MEF e MiBAC), dalla Corte dei conti e anche dall’Agenzia delle Entrate (che, conti alla mano, ha concesso un consistente stralcio del debito). Se la condizione fosse di emergenza e disastrosa, come il consigliere vuol far credere, il piano di risanamento del teatro non avrebbe ottenuto il parere positivo di tutti questi enti e controlli. Avrò certamente modo di confrontarmi con il consigliere Pastorino e di dare risposte  in aula consiliare, quando sarà calendarizzata la trattazione delle sua interrogazione, senza nessuna preclusione per un approfondimento anche in commissione consiliare, nello spirito di dialogo e confronto che questo assessorato ha sempre garantito e nella convinzione che tutti possiamo credere, superata l’emergenza, in una fase nuova e di rilancio del nostro teatro lirico”.