Savona: scoppia la 'guerra della ceramica', l'accordo con Agrigento non piace al sindaco di Sciacca

di Redazione

2 min

Agrigento ha avviato una collaborazione con Savona, candidata Capitale della Cultura 2027, per valorizzare la tradizione della ceramica ligure

Savona: scoppia la 'guerra della ceramica', l'accordo con Agrigento non piace al sindaco di Sciacca

Una nuova collaborazione culturale tra Agrigento e Savona, nell’ambito del progetto di Agrigento Capitale della Cultura 2025, punta a promuovere la ceramica ligure. Tuttavia, l’iniziativa ha suscitato polemiche da parte del Comune di Sciacca, storica culla della maiolica artistica, che accusa l’amministrazione agrigentina di non aver coinvolto adeguatamente il territorio.


Il progetto culturale - Il comune di Agrigento ha avviato una collaborazione con Savona, candidato a diventare Capitale della Cultura 2027, per valorizzare la tradizione della ceramica ligure. L’intesa è stata formalizzata durante la seconda edizione del Festival della Maiolica di Savona, un evento che ha visto esposta una mostra con 36 formelle ispirate alle novelle di Pirandello. Secondo il sito istituzionale di Agrigento, la ceramica rappresenta un “fattore comune” che unisce le due città, collegando le sponde del Mediterraneo e tracciando un percorso culturale tra di esse.


Le polemiche di Sciacca - Tuttavia, l’accordo tra le due città non è stato accolto positivamente da Sciacca, un altro importante centro della ceramica, in particolare per la tradizione della maiolica. Francesco Dimino, assessore al Turismo del comune saccense, ha definito l’accordo una “mancata condivisione delle iniziative con il territorio”. Dimino sottolinea che è stato grazie al coinvolgimento di tutti i comuni agrigentini che Agrigento ha ottenuto la nomina a Capitale della Cultura 2025. "Questa intesa tra Agrigento e Savona sulla ceramica è una sorta di simbolo della mancata condivisione", ha dichiarato.


La risposta di Agrigento - In risposta alle critiche, la Fondazione Agrigento Capitale della Cultura 2025 ha chiesto un incontro con gli amministratori di Sciacca per chiarire la situazione. L’incontro, programmato per il prossimo 24 gennaio, sarà l’occasione per discutere le riserve espresse dal comune saccense e cercare un dialogo costruttivo sulla gestione del progetto.


Disappunto - Il sindaco di Sciacca, Fabio Termine, ha espresso il suo disappunto per il ritardo con cui il comune di Agrigento ha iniziato a coinvolgere il suo territorio. “C’è amarezza – ha affermato il sindaco – perché, con incomprensibile ed imperdonabile ritardo, solo ora si è iniziato a coinvolgere il nostro comune”. Termine ha anche sollevato dubbi sul modello organizzativo adottato finora, definendolo “discutibile”.


Le prospettive future - Il confronto del 24 gennaio sarà decisivo per capire se le relazioni tra Agrigento e Sciacca possano migliorare e se ci sarà spazio per una collaborazione più inclusiva. Resta da vedere se il progetto di Capitale della Cultura 2025 potrà integrare maggiormente le tradizioni locali nella sua programmazione, rispondendo alle aspettative dei territori coinvolti.

Per restare sempre aggiornati sulle principali notizie sulla Liguria seguiteci anche su Whatsapp, su Instagramsu Youtube e su Facebook.