Savona, M5S contro impianti eolici: "Basta assalto alla Valbormida, il 90% delle pale liguri concentrate sulle nostre colline"
di steris
Stefania Scarone: "Il MoVimento 5 Stelle Liguria è al fianco di chi ha il coraggio di opporsi all'ennesima ondata di torri eoliche"

“Il M5S Savona respinge l'irresponsabile proliferazione di impianti eolici in Val Bormida. È inaccettabile che la nostra terra venga trasformata nella discarica energetica della Liguria, con oltre il 90% degli impianti eolici regionali concentrati sulle nostre colline, devastando il paesaggio e soffocando ogni prospettiva di sviluppo turistico ed economico sostenibile”. Così la coordinatrice del M5S Savona Stefania Scarone, che continua: “L'ultimo affronto è rappresentato dal progetto "Camponuovo" a Cairo Montenotte, che prevede l'installazione di 6 aerogeneratori per una potenza complessiva di 27 megawatt. Questo progetto si aggiunge a una lunga lista di impianti esistenti e in fase di approvazione, trasformando la Val Bormida in una distesa di pale senza fine. Undici nuovi progetti in fase di valutazione, sette parchi eolici in costruzione e altri 16 impianti già attivi: questi numeri sono una chiara testimonianza dell'avidità di pochi speculatori, pronti a sacrificare il nostro territorio sull'altare del profitto. Non possiamo permettere che la transizione energetica diventi sinonimo di colonizzazione industriale, imponendo un peso insostenibile su una sola area senza una pianificazione regionale seria ed equilibrata”.
Opposizione - “Il MoVimento 5 Stelle Liguria è al fianco dei comitati locali e delle amministrazioni comunali che hanno avuto il coraggio di opporsi al progetto "Bric Surite" e all'ennesima ondata di torri eoliche. È ora che la Regione Liguria esca dal suo torpore complice e fermi questa corsa cieca all'installazione indiscriminata di pale eoliche”.
Pianificazione - “Chiediamo una pianificazione che preveda: una distribuzione equa degli impianti su tutto il territorio ligure, senza trasformare la Val Bormida nel capro espiatorio dell'intera regione.; un coinvolgimento reale delle comunità locali nelle scelte strategiche per la transizione energetica, mettendo fine alle decisioni calate dall'alto che calpestano la volontà popolare; e un investimento in soluzioni alternative e integrate, come le comunità energetiche rinnovabili e il solare fotovoltaico, per evitare che la cosiddetta "transizione verde" si trasformi nell'ennesima speculazione sulla pelle dei cittadini”.
Manifestazioni - "Le manifestazioni come l'assemblea pubblica del 28 febbraio ad Altare e la passeggiata del 9 marzo sulle colline minacciate dal "Bric Surite", dimostrano che i cittadini sono stanchi di subire le conseguenze di una politica energetica miope e sbilanciata. Il nostro territorio non può essere sacrificato per il profitto di pochi. Come M5S - conclude - continueremo a lottare per una transizione ecologica giusta, che rispetti il paesaggio, il tessuto economico locale e, soprattutto, la volontà dei cittadini".
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